In caso di mancato ricevimento delle comunicazioni presso la casella di posta elettronica certificata, per cause imputabili al destinatario, le stesse si intendono comunque ricevute


Gli Agenti in attività finanziaria e i Mediatori creditizi devono mantenere attiva e funzionante la posta elettronica certificata (PEC): in caso contrario rischiano la cancellazioneperché il possesso di una PEC attiva rappresenta uno dei requisiti per l’esercizio dell’attività richiesti dalla normativa.


Il richiamo arriva dall’OAM, l’ Organismo per la gestione degli elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, con una comunicazione diretta agli iscritti, nella quale si ricordano i rischi a carico degli i operatori privi della PEC o con una PEC non funzionante.


All’origine del richiamo i risultati delle attività di controllo svolte dalle quali è emerso che molte comunicazioni trasmesse agli iscritti mediante PEC non raggiungono correttamente i destinatari: tra le principali ipotesi di mancata notifica di comunicazioni per cause imputabili al destinatario si è riscontrato “indirizzo non valido” e “casella inibita alla ricezione”.


L’Organismo ricorda che, in base alla normativa regolamentare, in caso di mancato ricevimento delle comunicazioni presso la casella di posta elettronica certificata per cause imputabili al destinatario, le stesse si intendono comunque ricevute.

La regola si applica, a titolo di esempio, alle comunicazioni del provvedimento di iscrizione negli Elenchi e di diniego di iscrizione; alla comunicazione del provvedimento di cancellazione adottato su domanda dell’interessato; all’intimazione alla variazione dei dati contenuti negli Elenchi fino a tutte le comunicazioni relative alle procedure sanzionatorie (avvio, provvedimento sanzionatorio o archiviazione).


Per questo l’Organismo sottolinea come sia importante, per gli iscritti, controllare con la necessaria periodicità la capienza residua della casella di posta elettronica certificata, ed eseguire la procedura di rinnovo della propria casella di posta elettronica certificata prima dell’effettiva scadenza del servizio.


L’OAM procederà alla verifica del rispetto della normativa “riservandosi di avviare ove necessario – conclude la comunicazione - una procedura di cancellazione” per perdita di uno dei requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività.

 

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