L’Organismo vigilerà, anche con il supporto degli iscritti agli Elenchi, affinché nell’applicazione concreta non si verifichino violazioni alle norme vigenti.


In merito alle notizie sulla bozza di accordo con le banche che il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili avrebbe predisposto “d’intesa” con l’OAM, l’Organismo Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi precisa di avere preventivamente esaminato la bozza stessa, richiedendo alcune modifiche che la rendessero rispettosa della normativa vigente. Rileva a tal fine l’inserimento, all’interno della bozza, dei punti 3.2 e 3.3 secondo i quali “in nessun caso l’Ordine e gli Iscritti, in forza del presente Accordo, potranno svolgere qualsiasi attività di segnalazione, mediazione creditizia, promozione, collocamento, intermediazione creditizia o finanziaria o comunque qualsiasi condotta che possa integrare il reato di abusivismo dell’attività di cui all’art. 140 bis TUB. In ogni caso la valutazione e la decisione circa la possibilità di richiedere prodotti e servizi forniti dalla Banca è rimessa in via esclusiva alle PMI. 3.3. Gli Iscritti che si avvarranno del presente Accordo prendono atto e si impegnano affinché l’attività prestata non abbia ad oggetto la valutazione o la presentazione di un singolo prodotto di credito o servizio offerto dalla Banca, né possa consistere nell’illustrazione delle caratteristiche del medesimo, delle sue condizioni contrattuali, delle sue condizioni economiche, tassi, oneri o spese”. Tali elementi, sostanziali e non formali, escludono che l’attività in questione possa in alcun modo rientrare nell’attività riservata al mediatore creditizio, dovendosi l’attività dei commercialisti limitarsi all’analisi della situazione finanziaria. In questo quadro anche il canale ‘dedicato’, previsto dalla bozza d’accordo, va considerato esclusivamente uno strumento tecnico per accelerare la tempistica e consentire alle banche che aderissero all’accordo di applicare condizioni agevolate alle imprese.

L’OAM vigilerà, anche con il supporto degli iscritti agli Elenchi, affinché nella sua concreta applicazione l’accordo non dia luogo a comportamenti penalmente rilevanti che l’Organismo denuncerà immediatamente alle Autorità competenti.


Roma, 13 dicembre 2019

 


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