Per non essere considerato abusivo chi già opera e non ha ancora presentato la domanda dovrà sospendere l’attività fino all’ottenimento dell’iscrizione


Sono 46 i soggetti che operano in criptovalute che si sono iscritti al Registro OAM alla scadenza del periodo transitorio previsto dalla normativa in vigore. In base al DM del 13 gennaio 2022 del Ministero dell’Economia e delle Finanze gli operatori già attivi in Italia, anche online, potevano continuare ad esercitare l’attività a condizione di presentare la domanda di iscrizione entro il 15 luglio. Ai 46 soggetti (tutte società), attualmente iscritti, si aggiungono altri 24 soggetti che hanno presentato la relativa domanda e che potranno dunque continuare ad operare fino all’accoglimento (o diniego) dell’istanza.


Chi invece, nonostante la scadenza del termine, non ha presentato la domanda dovrà sospendere l’operatività per non rischiare di incorrere nell’esercizio abusivo dell'attività punito con una sanzione amministrativa da 2.065 euro a 10.329 euro emanata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Solo dopo avere ottenuto l’iscrizione potrà riprendere ad operare.



Roma, 20 luglio 2022


Vai all'inizio della pagina