Nel 2024 oltre il 30% dei mutui residenziali è stato intermediato da agenti e mediatori creditizi e la percentuale supera il 70% per quel che concerne la cessione del V dello stipendio o della pensione, su un erogato complessivo che ammonta a più di 50 miliardi di euro. La seconda edizione del rapporto OAM-Prometeia conferma l’importanza degli intermediari del credito, vigilati dall’Organismo, nell’industria dei finanziamenti, anche per effetto della progressiva chiusura degli sportelli bancari: nel 2023 il rapporto tra agenti/mediatori per sportello è incrementato ulteriormente (+2,1%), a conferma del trend osservato negli ultimi anni; ed è cresciuto anche il rapporto tra numero di collaboratori e numero di dipendenti bancari (+0,3%).
Mutui presidiati dai mediatori creditizi, cessione del V dagli agenti
Dall’analisi contenuta nel rapporto, costruita su un panel di soggetti bancari rappresentativi dell’81% del mercato, emerge che i mediatori creditizi presidiano il comparto dei mutui residenziali. In particolare, per le banche intervistate, il canale delle reti terze, inclusivo anche di operatori che operano online (anche come “comparatori”) intermedia il 37% dell’erogato, di cui il 34% riconducibile ai mediatori creditizi e il 3% agli agenti. Inoltre, nell’ultimo triennio, a fronte di una contrazione del mercato complessivo, il peso dell’operatività tramite reti terze è cresciuta.
Inverso il posizionamento delle due figure professionali per quanto riguarda la cessione del V: le reti terze occupano, per il campione oggetto di analisi (rappresentativo del 78%), circa il 73% del mercato, di cui il 62% riconducibile agli agenti in attività finanziaria e solo l’11% ai mediatori. Si tratta di un settore che nel 2024 ha garantito complessivamente finanziamenti per 6,6 miliardi. Nell’ultimo triennio la quota di mercato delle reti terze è rimasta stabile.
Sale il rapporto tra collaboratori delle reti terze e dipendenti bancari
Il rapporto mette in evidenza come il peso delle reti terze sia cresciuto parallelamente alla riduzione degli sportelli bancari: tra il 2015 e il 2023 il rapporto tra collaboratori di agenti in attività finanziaria/mediatori creditizi e dipendenti bancari è salito dal 3,5% al 7,8 per cento.
Analogamente, nello stesso arco di tempo, è aumentato il rapporto tra numero di professionisti del credito e sportelli bancari, passato dal 27,7% al 44,4 per cento.
Futuro in crescita nonostante l’intelligenza artificiale
Anche per il futuro le prospettive dei professionisti del credito appaiono positive: in base alla survey contenuta nel Rapporto tutti gli attori del mercato, nonostante l’impatto dell’intelligenza artificiale e la digitalizzazione in atto, prevedono infatti una crescita del loro ruolo. Il 70% delle società finanziatrici prevede che nei prossimi 5-10 anni la produzione degli agenti sarà superiore rispetto a quella attuale e l’86% ritiene che la stessa dinamica riguarderà anche i mediatori.
Produzione di agenti e mediatori prospettica secondo le banche nei prossimi 5-10 anni
Specularmente gli Agenti intervistati prevedono, nei prossimi 5 – 10 anni, di ampliare il mercato presidiato, andando ad aggredire nuovi territori (29% degli intervistati) e la quota di mercato dei competitor presenti nel territorio (29%); un ulteriore 24% degli agenti in attività finanziaria intervistati prevede di attuare contestualmente entrambe le strategie commerciali.
Previsioni sulle future strategie commerciali degli agenti
Anche le risposte dei mediatori indicano un futuro di crescita: dall’analisi emerge che l’80% degli intervistati prevede di aumentare il numero di collaboratori, con un'eccezione per il 42,9% delle realtà di piccole dimensioni, che non hanno pianificato espansioni in tal senso. Dal punto di vista commerciale, la strategia predominante consiste nell’ampliare l’operatività su nuovi territori (47% degli intervistati), seguita dall’espansione della propria quota di mercato a discapito della concorrenza (13%).
Previsioni su numero di collaboratori e strategie commerciali nei prossimi 5-10 anni dei mediatori
Roma, 29 aprile 2025
Sarà avviato il 17 aprile prossimo il nuovo Registro degli Operatori Professionali in oro (OPO) gestito dall’Organismo Agenti e Mediatori. Lo comunica l’OAM che con una circolare ricorda le modalità di iscrizione e stabilisce il contributo per l’iscrizione al Registro.
A partire dal 17 aprile chi vorrà svolgere l’attività dovrà dunque inviare la richiesta di iscrizione all’OAM: i soggetti già operativi a quella data, grazie all’iscrizione nell’Albo precedentemente tenuto dalla Banca d’Italia, potranno continuare a svolgere l’attività, presentando istanza all’Organismo entro 30 giorni dall’apertura del Registro stesso, nelle more del provvedimento di iscrizione (o diniego) dell’OAM; tutti gli altri, a fronte della richiesta di iscrizione, dovranno invece attendere la pronuncia finale dell’Organismo, entro i 30 giorni successivi (prorogabili di 15) circa l’avvenuta iscrizione per poter operare legittimamente.
L’Organismo ha inoltre stabilito il contributo per l’iscrizione per il 2025, (980 euro che scendono a 680 per gli OPO già iscritti nel Registro OCO) e le modalità per l’iscrizione stessa, ricordando innanzitutto i requisiti necessari per svolgere l’attività: forma giuridica di società per azioni, o di società in accomandita per azioni, o di società a responsabilità limitata, o di società cooperativa; capitale sociale versato non inferiore a 50mila euro, in linea con quello previsto per le società per azioni; oggetto sociale con previsione dell’esercizio dell’attività di commercio di oro; possesso, da parte dei partecipanti al capitale, degli amministratori e dei dipendenti investiti di funzioni di direzione tecnica e commerciale della società dei requisiti di onorabilità previsti dalla legge.
La richiesta di iscrizione dovrà essere presentata mediante invio telematico, sottoscritta dal legale rappresentante, utilizzando il servizio presente nell'Area privata sul Portale dell'Organismo, previa registrazione allo stesso (portale www.organismo-am.it), dopo essersi dotati di posta elettronica certificata.
L’istanza dovrà essere presentata anche dalle società iscritte nel Registro degli Operatori Compro oro (OCO) tenuto dall’OAM che intendano svolgere anche l’attività di Operatore Professionale in oro. Grazie all’agevolazione prevista dalla circolare la contribuzione totale del singolo operatore iscritto ad entrambi i Registri risulta pari alla contribuzione in caso di sola iscrizione al Registro OPO.
Il contributo dovrà essere pagato entro 5 giorni dalla data di presentazione dell’istanza di iscrizione esclusivamente tramite la piattaforma digitale “pagoPA”, fruibile dal portale dell’Organismo (www.organismo-am.it). In caso di mancato pagamento l’Organismo procederà con l’interruzione del procedimento di iscrizione.
In vista dell’apertura del Registro OPO, sono stati rivisti anche i contributi per l’iscrizione nel Registro OCO con modifiche alla relativa Circolare 57/24, la quale entrerà in vigore (e sarà disponibile sul sito dell’Organismo) in concomitanza con l’attivazione dei servizi informatici per l’iscrizione nel nuovo Registro OPO.
È stato introdotto l’esonero dal pagamento del contributo di iscrizione degli OCO pari a zero, se con attività secondaria e una sola sede operativa dichiarata, e se già iscritto (e pagante) come OPO; altrimenti, se OCO con attività prevalente, contributo fisso pari a 20 Euro, sempre inclusa la prima sede operativa e purché iscritto e pagante al Registro OPO. In entrambi i casi (attività prevalente o secondaria), dalla seconda sede operativa si paga per ciascuna il contributo standard, pari a 90 euro.
Roma, 2 aprile 2025
Torna in positivo il mercato delle criptovalute in Italia: a fine dicembre 2024 il valore delle valute virtuali detenute dalla clientela italiana è salito a oltre 2,6 miliardi di euro, dopo le contrazioni registrate nel secondo e terzo trimestre dell’anno. In aumento anche il numero di clienti che detengono criptovalute che crescono del 7% per un totale di 1.609.898 soggetti.
È quanto emerge dai flussi trimestrali inviati dagli Operatori iscritti nella Sezione speciale del Registro dei Cambiavalute tenuto dall’Organismo Agenti e Mediatori al 31 dicembre dello scorso anno. In aumento anche il numero dei VASP iscritti nel Registro tenuto dall’OAM che passa da 148 a 166 e quello della platea di VASP che hanno trasmesso i flussi segnaletici (+2%). Variazioni percentuali positive per il numero dei clienti trasmessi (+9%).
A fine dicembre 2024 oltre 1,6 milioni di clienti detenevano criptovalute per un controvalore in euro di 2,6 miliardi
Con l’ottavo flusso informativo, l’Organismo ha ricevuto dai VASP i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di clienti. Rispetto al totale dei clienti trasmessi (2.253.524), il 71% (1.609.898 clienti) deteneva, all’ultimo giorno del trimestre di riferimento, criptovalute in portafoglio, per un controvalore in euro pari a 2.630.802.472: il valore medio delle criptovalute detenute dai clienti è pari ad euro 1.634,14. Nel quarto trimestre del 2024 sono state effettuate 4.324.451 operazioni di conversione da valuta legale a virtuale (in media 10,23 operazioni per cliente con un importo di 312,36 euro) e 3.953.895 operazioni di conversione da valuta virtuale a legale (in media 10,66 operazioni per cliente con un importo di 363,02 euro).
Si conferma un mercato dominato dai grandi VASP mentre la domanda resta in mano alla Generazione X
Anche i dati del quarto trimestre 2024 confermano una struttura di mercato dominato dai grandi VASP: il 94% dei clienti opera su grandi Exchange, il 5,8% su Exchange medi e 0,1% su Exchange di piccole dimensioni.
I clienti sono per la quasi totalità (99,91%) persone fisiche: il 35% appartiene alla fascia d’età tra i 18 e i 29 anni, il 29% alla fascia d’età compresa tra 30 e 39 anni (29%). Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni.
Il quadro cambia se si osservano i dati relativi al saldo totale delle valute virtuali che assume percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con un’età compresa tra i 40 e i 60 anni: in particolare sia i saldi totali delle valute legali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, vedono percentuali significative soprattutto per questa fascia di età. Il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assume invece percentuali rilevanti per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 18 e 40 anni. Analogamente il maggior numero di trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso il Prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale, è stato eseguito da clienti persone fisiche con età compresa tra i 18 e i 40 anni (oltre il 74%).
Persone giuridiche in gran parte residenti all’estero
Per quanto riguarda invece le persone giuridiche, a livello geografico la più ampia percentuale di soggetti risiede all’estero (55%) mentre un 24% risiede al Nord e il 14% in Centro Italia.
Il saldo totale delle valute virtuali assume percentuali rilevanti soprattutto per i clienti con sede legale in Italia collocata al Nord con un 50,8% mentre l’41,5% riguarda la clientela con sede all’estero. Per quanto concerne invece sia i saldi totali delle valute legali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, si rilevano percentuali significative soprattutto per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale all’estero.
Inoltre, si rileva che il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assume percentuali rilevanti per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale all’estero. Analogamente i trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso il Prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale, sono stati eseguiti per la stragrande maggioranza da società con sede legale all’estero (oltre l’88%).
Roma, 17 marzo 2025
Sarà avviato entro il 17 aprile prossimo il nuovo Registro OAM per gli Operatori professionali in oro, introdotto dal Decreto Legislativo n° 211 del 2024 che riforma la disciplina del settore. Lo sottolinea l’Organismo che è già al lavoro per garantire agli Operatori il rispetto dei termini per l’iscrizione: il Decreto prevede infatti che entro un mese dall’avvio del Registro chi già svolge l’attività ed è iscritto presso la Banca d’Italia potrà continuare ad operare, presentando apposita istanza di iscrizione all’Organismo, senza dover attendere il provvedimento finale. Chi invece intende avviare ex novo l’attività, dovrà presentare istanza e attendere comunque il provvedimento di iscrizione.
Spetterà all’OAM verificare il possesso dei requisiti previsti dalla legge: forma giuridica di società per azioni, o di società in accomandita per azioni, o di società a responsabilità limitata, o di società cooperativa, con un capitale sociale interamente versato non inferiore a quello minimo, pari a 50mila euro, vigente per le società per azioni; oggetto sociale che comporti il commercio di oro; possesso, da parte dei partecipanti al capitale e degli amministratori, dei requisiti di onorabilità.
L’Organismo avrà 45 giorni di tempo (30 più 15 in caso di sospensione del procedimento per richieste di integrazione della documentazione) per deliberare l’iscrizione dalla data di presentazione dell’istanza.
Attualmente gli OPO iscritti all’elenco gestito dalla Banca d’Italia sono 699: di questi, 404 sono iscritti in OAM anche come Operatori Compro oro e dovranno presentare istanza di iscrizione al nuovo Registro come OPO.
Si ricorda che l’iscrizione al nuovo Registro costituisce condizione essenziale per svolgere legalmente l’attività di Operatori professionali in oro: i soggetti non iscritti incorrono infatti nel reato di esercizio abusivo dell’attività.
L’OAM sta comunque già predisponendo le Aree private per l’accesso e l’utilizzo dei servizi informatici: i futuri iscritti dovranno infatti creare una propria Area riservata, possedere e utilizzare una PEC, e avere la firma digitale per inviare l’iscrizione per via telematica – webform. Verranno inoltre fissati per tempo i contributi necessari alla copertura integrale dei costi di istituzione, sviluppo e gestione del Registro, che andranno versati contestualmente all’istanza di iscrizione. L’Organismo informerà tempestivamente il settore sui vari ‘step’ propedeutici all’avvio del Registro.
Roma, 10 gennaio 2025
Resta sostanzialmente invariato l’ammontare dei contributi annuali per l’iscrizione agli Elenchi e ai Registri gestiti dall’OAM, che dovranno essere pagati entro il 28 febbraio 2025. Per chi pagherà con oltre 60 giorni di ritardo rispetto al termine stabilito scatterà però una maggiorazione del 30 per cento. Lo stabiliscono le Circolari approvate dal Comitato di Gestione dell’Organismo che confermano anche l’esenzione dal contributo per i nuovi iscritti agli Elenchi di Agenti e Mediatori ‘under 30’.
Unico leggero ritocco è previsto per i Cambiavalute, per l’attivazione del servizio di “pagoPA” che verrà avviato nel corso del 2025. Come di consueto l’ammontare dei contributi, che dovranno essere versati esclusivamente tramite piattaforma PagoPa, con l’eccezione di Cambiavalute e Soggetti europei autorizzati a operare nel settore del credito immobiliare, è stato stabilito sulla base dei costi della struttura riferiti correttamente alle singole categorie.
Di seguito, l’ammontare dei contributi per gli iscritti a Elenchi e Registri:
Società di capitali | CONTRIBUTO FISSO:
Da 0 a 20 collaboratori: Euro 2.500 Da 21 a 100 collaboratori: Euro 4.000 Da 101 a 300 collaboratori: Euro 6.000 Da 301 a 600 collaboratori: Euro 8.000 Oltre 600 collaboratori: Euro 12.000 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 120 per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB |
|
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Società di persone | CONTRIBUTO FISSO: Euro 1.100 | |
Persone fisiche | CONTRIBUTO FISSO: Euro 250 |
Società di capitali |
CONTRIBUTO FISSO:
Da 0 a 20 collaboratori: Euro 2.500 Da 21 a 100 collaboratori: Euro 4.000 Da 101 a 300 collaboratori: Euro 6.000 Da 301 a 600 collaboratori: Euro 8.000 Oltre 600 collaboratori: Euro 12.000 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 120 per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB |
---|
Società di capitali |
CONTRIBUTO FISSO:
Da 0 a 20 collaboratori: Euro 1.250 Da 21 a 100 collaboratori: Euro 2.000 Da 101 a 300 collaboratori: Euro 3.000 Da 301 a 600 collaboratori: Euro 4.000 Oltre 600 collaboratori: Euro 6.000 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 60 per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB |
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Società di persone | CONTRIBUTO FISSO: Euro 550 |
Persone fisiche | CONTRIBUTO FISSO: Euro 125 |
Società di capitali |
CONTRIBUTO FISSO:
Da 0 a 20 collaboratori: Euro 1.250 Da 21 a 100 collaboratori: Euro 2.000 Da 101 a 300 collaboratori: Euro 3.000 Da 301 a 600 collaboratori: Euro 4.000 Oltre 600 collaboratori: Euro 6.000 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 75 per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB |
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Società di persone | CONTRIBUTO FISSO: Euro 550 |
Persone fisiche | CONTRIBUTO FISSO: Euro 160 |
Contributo una tantum, fisso, previsto dall’art. 1, comma 1, lett. a). | Euro 65 |
---|
Contributo una tantum, fisso previsto dall’art. 1, comma 1, lett. b), per far fronte agli oneri di messa in opera e sviluppo del sistema. | Euro 550 |
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Cambiavalute che possiedono sino a cinque sportelli | Cambiavalute che possiedono più di cinque sportelli | |
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Contributo annuale previsto dall’art. 1, comma 1, lett. c), dovuto in considerazione delle dimensioni dei Cambiavalute. | Euro 240 | Euro 3.900 |
CONTRIBUTO 2025 | |
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PERSONE GIURIDICHE (Società di persone e Società di capitali) |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 230 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90 per ogni sede operativa |
PERSONE FISICHE (ditte individuali) |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 120 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90 per ogni sede operativa |
CONTRIBUTO 2025 | |
---|---|
PERSONE GIURIDICHE (Società di persone e Società di capitali) |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 210 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90 per ogni sede operativa |
PERSONE FISICHE (ditte individuali) |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 100 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90 per ogni sede operativa |
CONTRIBUTO 2025 | |
PERSONE GIURIDICHE | CONTRIBUTO FISSO: Euro 160 |
---|---|
PERSONE FISICHE | CONTRIBUTO FISSO: Euro 40 |
Conto corrente intestato a ORGANISMO AGENTI MEDIATORI
IBAN: IT 31 G 02008 05181000106398315 - BIC/SWIFT: UNCRITM1B44
CONTRIBUTO ISCRIZIONE 2025 | |
CONTRIBUTO FISSO: € 200.00 |
Per quanto riguarda i Prestatori di servizi di pagamento e gli Istituti di moneta elettronica e le rispettive succursali (ivi compresi quelli aventi sede legale e amministrazione centrale in altro Stato membro, che si avvalgono per l'esercizio della propria attività sul territorio della Repubblica italiana, di Soggetti convenzionati ovvero Agenti direttamente ovvero, limitatamente a quelli aventi sede legale e amministrazione centrale in altro Stato membro, per il tramite del Punto di contatto centrale), i contributi (quota fissa più una quota variabile legata al numero di Agenti/Soggetti convenzionati e sedi operative) andranno pagati in occasione delle comunicazioni semestrali.
I relativi termini sono fissati al giorno 15 del mese successivo alla comunicazione semestrale di riferimento, con le seguenti scadenze: contributo per il primo semestre 2025, entro il 15 febbraio 2025; contributo per il secondo semestre 2025, entro il 15 agosto 2025. Anche per queste categorie, l’Organismo applicherà una maggiorazione pari al 30% dell’importo non versato entro il 1° aprile 2025, per il contributo dovuto per il primo semestre, ed entro il 1° ottobre per il contributo relativo al secondo semestre.
Da segnalare inoltre che, relativamente al secondo semestre, in caso di ‘sedi locate’ (cioè, la rete distributiva di un Prestatore di servizi di pagamento o Istituto emittente moneta elettronica, utilizzata, per la propria attività, da altro Prestatore di analoghi servizi) gli utilizzatori dovranno pagare il 70% della quota variabile, mentre i locatori dovranno versare il 30%. Locatori e utilizzatori dovranno però inviare contestualmente una dichiarazione congiunta con il dettaglio delle ‘sedi locate’.
Quota semestrale fissa, art. 2, comma 1, lett. a) | Euro 1.400 |
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Quota semestrale variabile, art. 2, comma 1, lett. b) | |
Da 0 a 50 agenti e/o soggetti convenzionati |
Euro 60
+ 1 euro per ogni sede comunicata per ciascun agente e soggetto convenzionato ulteriore alla prima sede comunicata |
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Oltre 50 agenti e/o soggetti convenzionati |
Euro 1,10 per ogni agente e soggetto convenzionato – persona fisica
+ 1 euro per ogni sede comunicata per ciascun agente e soggetto convenzionato ulteriore alla prima sede comunicata Euro 1,20 per ogni agente e soggetto convenzionato – persona giuridica + 1 euro per ogni sede comunicata per ciascun agente e soggetto convenzionato ulteriore alla prima sede comunicata |
Stabiliti anche i contributi relativi ai VASP per quel che riguarda il regime transitorio previsto dal Decreto legislativo applicativo del Regolamento MiCA. Nel Registro potranno essere iscritte solo le persone giuridiche che saranno obbligate a trasmettere i flussi informativi solo per il I trimestre 2025. I contributi commisurati a tali flussi dovranno essere versati entro il 30 aprile 2025 mentre il contributo fisso, per il regime transitorio nel 2025, andrà corrisposto in un’unica soluzione entro il 28 febbraio.
Contributo, art.4, comma 1, lett. a) | |
Soggetti diversi dalle persone fisiche | 1.125,00 Euro |
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Contributo variabile, art. 4, comma 1, lett. b) – operazioni effettuate nel primo trimestre 2025 | |
Soggetti diversi dalle persone fisiche | Euro 0,08 per cliente (record) |
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In caso di trasmissioni con numero di clienti da 1 fino a 500, si applica una franchigia di € 40 per la quota variabile del corrispondente trimestre di riferimento. | |
Roma, 23 dicembre 2024
Ancora un trimestre negativo per il mercato delle criptovalute in Italia: a fine settembre 2024 il valore delle valute virtuali detenute dalla clientela italiana è sceso a 1,9 miliardi, con una contrazione del 5%, dopo il -22% registrato nel secondo trimestre dell’anno rispetto al primo. In controtendenza invece il numero di clienti che detengono criptovalute che crescono del 13% arrivando a 1.487.783 soggetti.
È quanto emerge dai flussi trimestrali inviati dagli Operatori iscritti nella Sezione speciale del Registro dei Cambiavalute tenuto dall’Organismo Agenti e Mediatori al 30 settembre di quest’anno. In calo anche il numero dei VASP iscritti nel Registro tenuto dall’OAM che passa da 150 a 148 operatori mentre si riduce del 3% la platea di VASP che hanno trasmesso i flussi segnaletici. Variazioni percentuali positive invece per il numero dei clienti trasmessi (+5%).
Con riferimento alle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa, si evidenzia una diminuzione del numero delle operazioni (rispettivamente del -16% e -26%) e un calo del numero di clienti e del controvalore delle operazioni effettuate.
A fine settembre 2024 oltre 1,4 milioni di clienti detenevano criptovalute per un controvalore in euro di 1,9 miliardi
Nel periodo di riferimento l’Organismo ha ricevuto i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di 2.033.390 clienti: rispetto al totale dei clienti trasmessi, il 73% (1.487.783 clienti) deteneva, al 30 settembre 2024, criptovalute in portafoglio per un controvalore in euro pari a 1.957.567.506, con un valore medio di 1.315,76 euro. Nel terzo trimestre sono state inoltre effettuate 2.439.068 operazioni di conversione da valuta legale a virtuale (in media 8,4 operazioni per cliente con un importo di 284,88 euro) e 2.147.981 operazioni di conversione da valuta virtuale a legale (in media 9,3 operazioni per cliente con un importo di 297,8 euro).
Mercato dominato dai grandi VASP mentre la domanda è in mano alla Generazione X
Anche i dati relativi al III trimestre 2024 confermano la struttura di mercato che vede le operazioni concentrate presso i VASP di maggiori dimensioni. Inoltre, la tipologia della clientela appare consolidata, con i giovani più interessati alle criptovalute ma con valori detenuti contenuti, mentre i portafogli più consistenti riguardano la cosiddetta Generazione X (fascia di età tra i 40 e i 60 anni).
In particolare emerge che circa il 90% dei clienti opera su grandi Exchange, il 9,8% su Exchange medi e 0,2% su Exchange di piccole dimensioni.
Con riferimento alla classificazione dei clienti per natura giuridica il 99,9% dei clienti dei VASP risulta essere persona fisica. All’interno della categoria delle persone fisiche, la clientela inclusa nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni rappresenta la quota maggiore, pari al 38%, seguita dai clienti con età compresa tra 30 e 39 anni (27%). Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni. Benché preponderante dal punto di vista numerico, l’esercito dei Millennials resta però in seconda posizione per quanto riguarda l’entità delle criptovalute detenute, per oltre il 50% in mano a clientela di età tra i 40 e i 60 anni.
Per quanto riguarda invece le persone giuridiche, a livello geografico sono concentrate nelle aree del Nord e del Centro Italia (rispettivamente 28% e 16%) ma la più ampia percentuale di soggetti risiede all’estero (49%).
Maggior numero di operazioni di conversione eseguite dalla fascia di età 18-40 anni
Non è solo il saldo totale delle valute virtuali ad assumere percentuali rilevanti soprattutto per le persone fisiche con età compresa tra 40 e 60 anni: analogamente i saldi totali delle valute legali, il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, registrano percentuali rilevanti presso la clientela della stessa fascia d’età. Per quanto riguarda le persone giuridiche il saldo totale delle valute virtuali ha le maggiori percentuali per i soggetti con sede legale nel Nord Italia. Le persone giuridiche con sede legale all’estero registrano invece le percentuali più consistenti relative ai saldi totali delle valute legali, al controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa.
I dati del III trimestre mostrano inoltre che il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa assume percentuali rilevanti per le persone fisiche con età compresa tra 18 e 40 anni. Per le persone giuridiche, invece, il maggior numero di operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali riguarda i soggetti con sede legale nel Nord Italia mentre il numero delle operazioni di conversione delle valute virtuali in valute legali riguarda le persone giuridiche con sede legale all’estero.
Infine, il maggior numero di operazioni relative ai trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso i VASP è stato eseguito da clienti persone fisiche con età compresa tra i 18 e i 40 anni (oltre il 75%) e da società con sede legale all’estero (oltre il 65%). Tali operazioni hanno riguardato per lo più i VASP di grandi dimensioni.
Roma, 12 dicembre 2024
Ha virato in negativo, nel II trimestre 2024, il mercato delle criptovalute in Italia. Rispetto al trimestre precedente si registrano infatti variazioni percentuali con il segno meno sia per il numero di clienti che detengono valute virtuali (-2%) sia per il controvalore in euro del saldo totale delle valute virtuali detenute (-22%), sceso a 2,2 miliardi. Anche con riferimento alle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa, si evidenzia una diminuzione del numero delle operazioni (rispettivamente del -19% e -8%) e un calo del numero di clienti e del controvalore delle operazioni effettuate.
È quanto emerge dai flussi trimestrali inviati dagli Operatori iscritti nella Sezione speciale del Registro dei Cambiavalute tenuto dall’Organismo Agenti e Mediatori al 30 giugno di quest’anno. In aumento il numero dei VASP iscritti nel Registro tenuto dall’OAM che passa da 144 a 150 operatori (+4%), al 30 giugno 2024. Inoltre, si registra un aumento del numero dei clienti trasmessi (+4%) e una riduzione della percentuale di VASP che hanno trasmesso il flusso segnaletico (-7%).
I dati relativi al II trimestre 2024 confermano la struttura di mercato che vede le operazioni concentrate presso i VASP di maggiori dimensioni. Anche la tipologia della clientela appare consolidata, con i giovani più interessati alle criptovalute ma con valori detenuti minimi, mentre i portafogli più consistenti riguardano la fascia di età tra i 40 e i 60 anni.
A fine giugno 2024 oltre 1,3 milioni di clienti detenevano criptovalute
Con il sesto flusso informativo, l’Organismo ha ricevuto i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di 1.947.887 clienti. Rispetto al totale dei clienti trasmessi, il 69% (1.351.510 clienti) deteneva, all’ultimo giorno del trimestre di riferimento, criptovalute in portafoglio, per un controvalore in euro pari a 2.224.261.832: il valore medio delle criptovalute detenute dai clienti è quindi pari a 1.645,76 euro. Nel secondo trimestre del 2024 sono state effettuate 2.784.159 operazioni di conversione da valuta legale a virtuale (in media 9 operazioni per cliente con un importo di 263,06 euro) e 2.859.128 operazioni di conversione da valuta virtuale a legale (in media 10,62 operazioni per cliente con un importo di 266,01 euro).
Consolidata la tipologia della clientela, portafogli più consistenti per la fascia d’età tra i 40 e i 60 anni
Con riferimento alla classificazione dei clienti per natura giuridica il 99,9% dei clienti dei VASP risulta essere persona fisica. All’interno della categoria delle persone fisiche, la clientela inclusa nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni rappresenta la quota maggiore, pari al 37%, seguita dai clienti con età compresa tra 30 e 39 anni (28%).
Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni
Per quanto riguarda invece le persone giuridiche (appena lo 0,09% del totale) a livello geografico sono concentrate nelle aree del Nord e del Centro Italia (rispettivamente 30% e 11%) ma la più ampia percentuale di soggetti risiede all’estero (52%).
Come nelle precedenti analisi, sia i saldi totali delle valute legali e virtuali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assumono percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 40 e 60 anni e per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale nel Nord Italia.
Per quanto concerne invece il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, si denotano percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 18 e 40 anni.
Mercato dominato dagli Exchange di grandi dimensioni
I dati del II trimestre 2024 confermano inoltre un mercato dominato dagli Exchange di grandi dimensioni: circa il 91,2% dei clienti opera infatti su grandi Exchange (più di 50mila clienti), l’8,6% su Exchange medi (tra i 500 e i 50mila clienti) e solo lo 0,2% su Exchange di piccole dimensioni (fino a 500 clienti). In particolare, la maggiore parte dei saldi delle valute legali e delle valute virtuali è detenuto presso Exchange di grandi dimensioni, rispettivamente pari al 72% e 76,1%. Inoltre, il 75,7% del numero delle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e l’83,8% delle operazioni di conversione da valuta virtuale a legale vengono effettuate sul territorio della Repubblica attraverso i servizi offerti dai 10 VASP di maggiori dimensioni.
Con riferimento ai valori totali di conversione delle valute virtuali in valute legali e viceversa, le percentuali più alte, rispettivamente pari al 55,5% e 50% del totale, si registrano presso gli Exchange di grandi dimensioni. In particolare, gli Exchange che vantano un numero di clienti superiore a 50.000 hanno convertito valute virtuali in valute legali per 422 milioni di euro, e valute legali in valute virtuali per 366 milioni di euro.
Roma, 10 ottobre 2024
I Mediatori creditizi non devono proporre al consumatore mutui immobiliari che vincolino l’erogazione del credito alla contestuale apertura obbligatoria di un contratto di conto corrente con accredito dello stipendio. Si tratta di comportamenti non consentiti dalla normativa di trasparenza e correttezza nei confronti del consumatore e in contrasto con il Codice del consumo.
Lo ricorda l’OAM, Organismo Agenti e Mediatori creditizi, sottolineando che rientra nelle proprie competenze vigilare sul rispetto degli obblighi in materia di trasparenza e di correttezza nei rapporti con la clientela da parte dei Mediatori creditizi.
L’Organismo invita le funzioni di controllo delle società di mediazione creditizia a verificare il rispetto della normativa da parte della rete distributiva di cui si avvalgono per il contatto con il pubblico. Eventuali comportamenti scorretti, fermo restando i propri compiti di vigilanza, verranno segnalati alle Autorità competenti.
Nella Comunicazione n. 38/24 si sottolinea inoltre che, in base alle Disposizioni di Trasparenza della Banca d’Italia, è possibile offrire, accanto a un contratto di finanziamento, altri contratti accessori ma a condizioni stringenti. In particolare devono essere adottate procedure organizzative e di controllo interno che assicurino: una valutazione dei rischi connessi con l’offerta contestuale di più contratti; la comprensibilità per i clienti della struttura, delle caratteristiche e dei rischi tipicamente connessi con la combinazione dei prodotti offerti contestualmente; la corretta inclusione nel TAEG dei costi dei servizi accessori connessi con il contratto di credito; il rispetto nelle procedure di commercializzazione dei principi di trasparenza e correttezza. Le forme di remunerazione e valutazione del personale e della rete non devono inoltre incentivare la vendita congiunta in misura maggiore rispetto alla vendita separata.
Con un’ulteriore comunicazione, la n. 37/24, l’Organismo richiama Agenti in attività finanziaria persone giuridiche e Mediatori al rispetto degli obblighi di comunicazione sulla sede della direzione generale, chiarendo che è tale la sede lavorativa abituale dell’Amministratore della società e/o del Direttore Generale. Gli intermediari del credito devono verificare la correttezza di quanto comunicato e ad effettuare le eventuali variazioni in Area privata entro il 31 ottobre 2024.
Roma, 8 ottobre 2024
Il Presidente dell’Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi (O.A.M.) Dott. Francesco Alfonso e il Capo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Leandro Cuzzocrea, hanno sottoscritto il rinnovo del Protocollo d’Intesa tra le due istituzioni, volto a promuovere reciproche forme di coordinamento, oltre che un costante interscambio di dati, notizie e informazioni utili per le attività di rispettiva competenza.
L’accordo aggiorna e rafforza la cooperazione in atto con l’obiettivo di rendere ancora più efficace l’attività a tutela del mercato e dei consumatori, monitorando i rischi derivanti da un contesto in costante evoluzione, anche attraverso iniziative congiunte.
In questa ottica, i rapporti di partenariato agevoleranno l’individuazione di eventuali condotte di esercizio abusivo nel settore dell’intermediazione finanziaria, della prestazione dei servizi di pagamento, dei Compro oro, dei Prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e dei Prestatori di servizi di portafoglio digitale.
Tenuto conto dei profili di rischio associati all’utilizzo delle valute virtuali, assumerà rilevante valenza l’osmosi informativa sull’operatività dei soggetti attraverso cui è possibile la conversione delle criptovalute in denaro avente corso legale.
Roma, 18 settembre 2024
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