L’Organismo è già al lavoro per garantire ai futuri iscritti il rispetto dei termini previsti dalla legge


Sarà avviato entro il 17 aprile prossimo il nuovo Registro OAM per gli Operatori professionali in oro, introdotto dal Decreto Legislativo n° 211 del 2024 che riforma la disciplina del settore. Lo sottolinea l’Organismo che è già al lavoro per garantire agli Operatori il rispetto dei termini per l’iscrizione: il Decreto prevede infatti che entro un mese dall’avvio del Registro chi già svolge l’attività ed è iscritto presso la Banca d’Italia potrà continuare ad operare, presentando apposita istanza di iscrizione all’Organismo, senza dover attendere il provvedimento finale. Chi invece intende avviare ex novo l’attività, dovrà presentare istanza e attendere comunque il provvedimento di iscrizione.


Spetterà all’OAM verificare il possesso dei requisiti previsti dalla legge: forma giuridica di società per azioni, o di società in accomandita per azioni, o di società a responsabilità limitata, o di società cooperativa, con un capitale sociale interamente versato non inferiore a quello minimo, pari a 50mila euro, vigente per le società per azioni; oggetto sociale che comporti il commercio di oro; possesso, da parte dei partecipanti al capitale e degli amministratori, dei requisiti di onorabilità.


L’Organismo avrà 45 giorni di tempo (30 più 15 in caso di sospensione del procedimento per richieste di integrazione della documentazione) per deliberare l’iscrizione dalla data di presentazione dell’istanza.


Attualmente gli OPO iscritti all’elenco gestito dalla Banca d’Italia sono 699: di questi, 404 sono iscritti in OAM anche come Operatori Compro oro e dovranno presentare istanza di iscrizione al nuovo Registro come OPO.


Si ricorda che l’iscrizione al nuovo Registro costituisce condizione essenziale per svolgere legalmente l’attività di Operatori professionali in oro: i soggetti non iscritti incorrono infatti nel reato di esercizio abusivo dell’attività.


L’OAM sta comunque già predisponendo le Aree private per l’accesso e l’utilizzo dei servizi informatici: i futuri iscritti dovranno infatti creare una propria Area riservata, possedere e utilizzare una PEC, e avere la firma digitale per inviare l’iscrizione per via telematica – webform. Verranno inoltre fissati per tempo i contributi necessari alla copertura integrale dei costi di istituzione, sviluppo e gestione del Registro, che andranno versati contestualmente all’istanza di iscrizione. L’Organismo informerà tempestivamente il settore sui vari ‘step’ propedeutici all’avvio del Registro.


Roma, 10 gennaio 2025




Invariato l’ammontare rispetto al 2024 salvo un leggero ritocco per i Cambiavalute. Maggiorazione del 30% per chi pagherà con oltre 60 giorni di ritardo rispetto al termine stabilito


Resta sostanzialmente invariato l’ammontare dei contributi annuali per l’iscrizione agli Elenchi e ai Registri gestiti dall’OAM, che dovranno essere pagati entro il 28 febbraio 2025. Per chi pagherà con oltre 60 giorni di ritardo rispetto al termine stabilito scatterà però una maggiorazione del 30 per cento. Lo stabiliscono le Circolari approvate dal Comitato di Gestione dell’Organismo che confermano anche l’esenzione dal contributo per i nuovi iscritti agli Elenchi di Agenti e Mediatori ‘under 30’.

Unico leggero ritocco è previsto per i Cambiavalute, per l’attivazione del servizio di “pagoPA” che verrà avviato nel corso del 2025. Come di consueto l’ammontare dei contributi, che dovranno essere versati esclusivamente tramite piattaforma PagoPa, con l’eccezione di Cambiavalute e Soggetti europei autorizzati a operare nel settore del credito immobiliare, è stato stabilito sulla base dei costi della struttura riferiti correttamente alle singole categorie.

Di seguito, l’ammontare dei contributi per gli iscritti a Elenchi e Registri:


ALLEGATO - TABELLA "A"


CONTRIBUTI DI ISCRIZIONE PER L'ANNO 2025

AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA

Società di capitali CONTRIBUTO FISSO:
Da 0 a 20 collaboratori: Euro 2.500
Da 21 a 100 collaboratori: Euro 4.000
Da 101 a 300 collaboratori: Euro 6.000
Da 301 a 600 collaboratori: Euro 8.000
Oltre 600 collaboratori: Euro 12.000
+
CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 120
per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB
Società di persone CONTRIBUTO FISSO: Euro 1.100
Persone fisiche CONTRIBUTO FISSO: Euro 250

MEDIATORI CREDITIZI

Società di capitali CONTRIBUTO FISSO:
Da 0 a 20 collaboratori: Euro 2.500
Da 21 a 100 collaboratori: Euro 4.000
Da 101 a 300 collaboratori: Euro 6.000
Da 301 a 600 collaboratori: Euro 8.000
Oltre 600 collaboratori: Euro 12.000
+
CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 120
per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB

Agenti in attività finanziaria iscritti nell’ALBO UNICO DEI CONSULENTI FINANZIARI, Agenti in attività finanziaria iscritti nella SEZIONE A – Agenti del REGISTRO UNICO DEGLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI E RIASSICURATIVI, Mediatori creditizi iscritti nella SEZIONE B – Broker del REGISTRO UNICO DEGLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI E RIASSICURATIVI

Società di capitali CONTRIBUTO FISSO:
Da 0 a 20 collaboratori: Euro 1.250
Da 21 a 100 collaboratori: Euro 2.000
Da 101 a 300 collaboratori: Euro 3.000
Da 301 a 600 collaboratori: Euro 4.000
Oltre 600 collaboratori: Euro 6.000
+
CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 60
per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB
Società di persone CONTRIBUTO FISSO: Euro 550
Persone fisiche CONTRIBUTO FISSO: Euro 125

AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA CHE PRESTANO ESCLUSIVAMENTE SERVIZI DI PAGAMENTO (SEZIONE SPECIALE DELL’ELENCO DEGLI AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA)

Società di capitali CONTRIBUTO FISSO:
Da 0 a 20 collaboratori: Euro 1.250
Da 21 a 100 collaboratori: Euro 2.000
Da 101 a 300 collaboratori: Euro 3.000
Da 301 a 600 collaboratori: Euro 4.000
Oltre 600 collaboratori: Euro 6.000
+
CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 75
per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB
Società di persone CONTRIBUTO FISSO: Euro 550
Persone fisiche CONTRIBUTO FISSO: Euro 160

CAMBIAVALUTE


ALLEGATO - TABELLA "A"

Contributo una tantum, fisso, previsto dall’art. 1, comma 1, lett. a). Euro 65

ALLEGATO - TABELLA "B"

Contributo una tantum, fisso previsto dall’art. 1, comma 1, lett. b), per far fronte agli oneri di messa in opera e sviluppo del sistema. Euro 550

ALLEGATO - TABELLA "C"

Cambiavalute che possiedono sino a cinque sportelli Cambiavalute che possiedono più di cinque sportelli
Contributo annuale previsto dall’art. 1, comma 1, lett. c), dovuto in considerazione delle dimensioni dei Cambiavalute. Euro 240 Euro 3.900

COMPRO ORO

OPERATORI COMPRO ORO – ATTIVITÀ COMPRO ORO PREVALENTE

CONTRIBUTO 2025
PERSONE GIURIDICHE
(Società di persone e Società di capitali)
CONTRIBUTO FISSO: Euro 230
+
CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90
per ogni sede operativa
PERSONE FISICHE
(ditte individuali)
CONTRIBUTO FISSO: Euro 120
+
CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90
per ogni sede operativa

OPERATORI COMPRO ORO – ATTIVITÀ COMPRO ORO SECONDARIA

CONTRIBUTO 2025
PERSONE GIURIDICHE
(Società di persone e Società di capitali)
CONTRIBUTO FISSO: Euro 210
+
CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90
per ogni sede operativa
PERSONE FISICHE
(ditte individuali)
CONTRIBUTO FISSO: Euro 100
+
CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90
per ogni sede operativa

SOGGETTI AUTORIZZATI IN ALTRO STATO MEMBRO DELL’UNIONE EUROPEA ED ABILITATI AD OPERARE IN ITALIA, DI CUI ALL'ART. 128-NOVIES.1 COMMI 2 E 3, DEL D. LGS 385/1993
(OPERATIVITÀ TRANSFRONTALIERA - CREDITO IMMOBILIARE)

CONTRIBUTO 2025
PERSONE GIURIDICHE CONTRIBUTO FISSO: Euro 160
PERSONE FISICHE CONTRIBUTO FISSO: Euro 40

Conto corrente intestato a ORGANISMO AGENTI MEDIATORI

IBAN: IT 31 G 02008 05181000106398315 - BIC/SWIFT: UNCRITM1B44



PUNTI DI CONTATTO CENTRALE DI PSP/IMEL COMUNITARI

CONTRIBUTO ISCRIZIONE 2025
CONTRIBUTO FISSO: € 200.00

SOGGETTI CONVENZIONATI

Per quanto riguarda i Prestatori di servizi di pagamento e gli Istituti di moneta elettronica e le rispettive succursali (ivi compresi quelli aventi sede legale e amministrazione centrale in altro Stato membro, che si avvalgono per l'esercizio della propria attività sul territorio della Repubblica italiana, di Soggetti convenzionati ovvero Agenti direttamente ovvero, limitatamente a quelli aventi sede legale e amministrazione centrale in altro Stato membro, per il tramite del Punto di contatto centrale), i contributi (quota fissa più una quota variabile legata al numero di Agenti/Soggetti convenzionati e sedi operative) andranno pagati in occasione delle comunicazioni semestrali.

I relativi termini sono fissati al giorno 15 del mese successivo alla comunicazione semestrale di riferimento, con le seguenti scadenze: contributo per il primo semestre 2025, entro il 15 febbraio 2025; contributo per il secondo semestre 2025, entro il 15 agosto 2025. Anche per queste categorie, l’Organismo applicherà una maggiorazione pari al 30% dell’importo non versato entro il 1° aprile 2025, per il contributo dovuto per il primo semestre, ed entro il 1° ottobre per il contributo relativo al secondo semestre.

Da segnalare inoltre che, relativamente al secondo semestre, in caso di ‘sedi locate’ (cioè, la rete distributiva di un Prestatore di servizi di pagamento o Istituto emittente moneta elettronica, utilizzata, per la propria attività, da altro Prestatore di analoghi servizi) gli utilizzatori dovranno pagare il 70% della quota variabile, mentre i locatori dovranno versare il 30%. Locatori e utilizzatori dovranno però inviare contestualmente una dichiarazione congiunta con il dettaglio delle ‘sedi locate’.


CONTRIBUTO SEMESTRALE

QUOTA FISSA 2025

Quota semestrale fissa, art. 2, comma 1, lett. a) Euro 1.400

CONTRIBUTO SEMESTRALE

QUOTA VARIABILE 2025

Quota semestrale variabile, art. 2, comma 1, lett. b)
Da 0 a 50 agenti e/o soggetti convenzionati Euro 60
+ 1 euro per ogni sede comunicata per ciascun agente e soggetto convenzionato ulteriore alla prima sede comunicata
Oltre 50 agenti e/o soggetti convenzionati Euro 1,10 per ogni agente e soggetto convenzionato – persona fisica
+ 1 euro per ogni sede comunicata per ciascun agente e soggetto convenzionato ulteriore alla prima sede comunicata
Euro 1,20 per ogni agente e soggetto convenzionato – persona giuridica
+ 1 euro per ogni sede comunicata per ciascun agente e soggetto convenzionato ulteriore alla prima sede comunicata

VASP (Regime transitorio)

Stabiliti anche i contributi relativi ai VASP per quel che riguarda il regime transitorio previsto dal Decreto legislativo applicativo del Regolamento MiCA. Nel Registro potranno essere iscritte solo le persone giuridiche che saranno obbligate a trasmettere i flussi informativi solo per il I trimestre 2025. I contributi commisurati a tali flussi dovranno essere versati entro il 30 aprile 2025 mentre il contributo fisso, per il regime transitorio nel 2025, andrà corrisposto in un’unica soluzione entro il 28 febbraio.


CONTRIBUTO FISSO PERIODO TRANSITORIO

Contributo, art.4, comma 1, lett. a)
Soggetti diversi dalle persone fisiche 1.125,00 Euro

CONTRIBUTO VARIABILE PERIODO TRANSITORIO

Contributo variabile, art. 4, comma 1, lett. b) – operazioni effettuate nel primo trimestre 2025
Soggetti diversi dalle persone fisiche Euro 0,08 per cliente (record)
In caso di trasmissioni con numero di clienti da 1 fino a 500, si applica una franchigia di € 40 per la quota variabile del corrispondente trimestre di riferimento.


Roma, 23 dicembre 2024




Il quadro emerge dall’Analisi dei flussi trimestrali inviati all’Organismo Agenti e Mediatori


Ancora un trimestre negativo per il mercato delle criptovalute in Italia: a fine settembre 2024 il valore delle valute virtuali detenute dalla clientela italiana è sceso a 1,9 miliardi, con una contrazione del 5%, dopo il -22% registrato nel secondo trimestre dell’anno rispetto al primo. In controtendenza invece il numero di clienti che detengono criptovalute che crescono del 13% arrivando a 1.487.783 soggetti.


È quanto emerge dai flussi trimestrali inviati dagli Operatori iscritti nella Sezione speciale del Registro dei Cambiavalute tenuto dall’Organismo Agenti e Mediatori al 30 settembre di quest’anno. In calo anche il numero dei VASP iscritti nel Registro tenuto dall’OAM che passa da 150 a 148 operatori mentre si riduce del 3% la platea di VASP che hanno trasmesso i flussi segnaletici. Variazioni percentuali positive invece per il numero dei clienti trasmessi (+5%).


Con riferimento alle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa, si evidenzia una diminuzione del numero delle operazioni (rispettivamente del -16% e -26%) e un calo del numero di clienti e del controvalore delle operazioni effettuate.



A fine settembre 2024 oltre 1,4 milioni di clienti detenevano criptovalute per un controvalore in euro di 1,9 miliardi


Nel periodo di riferimento l’Organismo ha ricevuto i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di 2.033.390 clienti: rispetto al totale dei clienti trasmessi, il 73% (1.487.783 clienti) deteneva, al 30 settembre 2024, criptovalute in portafoglio per un controvalore in euro pari a 1.957.567.506, con un valore medio di 1.315,76 euro. Nel terzo trimestre sono state inoltre effettuate 2.439.068 operazioni di conversione da valuta legale a virtuale (in media 8,4 operazioni per cliente con un importo di 284,88 euro) e 2.147.981 operazioni di conversione da valuta virtuale a legale (in media 9,3 operazioni per cliente con un importo di 297,8 euro).



Mercato dominato dai grandi VASP mentre la domanda è in mano alla Generazione X


Anche i dati relativi al III trimestre 2024 confermano la struttura di mercato che vede le operazioni concentrate presso i VASP di maggiori dimensioni. Inoltre, la tipologia della clientela appare consolidata, con i giovani più interessati alle criptovalute ma con valori detenuti contenuti, mentre i portafogli più consistenti riguardano la cosiddetta Generazione X (fascia di età tra i 40 e i 60 anni).


In particolare emerge che circa il 90% dei clienti opera su grandi Exchange, il 9,8% su Exchange medi e 0,2% su Exchange di piccole dimensioni.


Con riferimento alla classificazione dei clienti per natura giuridica il 99,9% dei clienti dei VASP risulta essere persona fisica. All’interno della categoria delle persone fisiche, la clientela inclusa nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni rappresenta la quota maggiore, pari al 38%, seguita dai clienti con età compresa tra 30 e 39 anni (27%). Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni. Benché preponderante dal punto di vista numerico, l’esercito dei Millennials resta però in seconda posizione per quanto riguarda l’entità delle criptovalute detenute, per oltre il 50% in mano a clientela di età tra i 40 e i 60 anni.


Per quanto riguarda invece le persone giuridiche, a livello geografico sono concentrate nelle aree del Nord e del Centro Italia (rispettivamente 28% e 16%) ma la più ampia percentuale di soggetti risiede all’estero (49%).



Maggior numero di operazioni di conversione eseguite dalla fascia di età 18-40 anni


Non è solo il saldo totale delle valute virtuali ad assumere percentuali rilevanti soprattutto per le persone fisiche con età compresa tra 40 e 60 anni: analogamente i saldi totali delle valute legali, il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, registrano percentuali rilevanti presso la clientela della stessa fascia d’età. Per quanto riguarda le persone giuridiche il saldo totale delle valute virtuali ha le maggiori percentuali per i soggetti con sede legale nel Nord Italia. Le persone giuridiche con sede legale all’estero registrano invece le percentuali più consistenti relative ai saldi totali delle valute legali, al controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa.


I dati del III trimestre mostrano inoltre che il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa assume percentuali rilevanti per le persone fisiche con età compresa tra 18 e 40 anni. Per le persone giuridiche, invece, il maggior numero di operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali riguarda i soggetti con sede legale nel Nord Italia mentre il numero delle operazioni di conversione delle valute virtuali in valute legali riguarda le persone giuridiche con sede legale all’estero.


Infine, il maggior numero di operazioni relative ai trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso i VASP è stato eseguito da clienti persone fisiche con età compresa tra i 18 e i 40 anni (oltre il 75%) e da società con sede legale all’estero (oltre il 65%). Tali operazioni hanno riguardato per lo più i VASP di grandi dimensioni.




Roma, 12 dicembre 2024




Il quadro emerge dall’Analisi dei flussi trimestrali inviati all’Organismo Agenti e Mediatori


Ha virato in negativo, nel II trimestre 2024, il mercato delle criptovalute in Italia. Rispetto al trimestre precedente si registrano infatti variazioni percentuali con il segno meno sia per il numero di clienti che detengono valute virtuali (-2%) sia per il controvalore in euro del saldo totale delle valute virtuali detenute (-22%), sceso a 2,2 miliardi. Anche con riferimento alle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa, si evidenzia una diminuzione del numero delle operazioni (rispettivamente del -19% e -8%) e un calo del numero di clienti e del controvalore delle operazioni effettuate.


È quanto emerge dai flussi trimestrali inviati dagli Operatori iscritti nella Sezione speciale del Registro dei Cambiavalute tenuto dall’Organismo Agenti e Mediatori al 30 giugno di quest’anno. In aumento il numero dei VASP iscritti nel Registro tenuto dall’OAM che passa da 144 a 150 operatori (+4%), al 30 giugno 2024. Inoltre, si registra un aumento del numero dei clienti trasmessi (+4%) e una riduzione della percentuale di VASP che hanno trasmesso il flusso segnaletico (-7%).



I dati relativi al II trimestre 2024 confermano la struttura di mercato che vede le operazioni concentrate presso i VASP di maggiori dimensioni. Anche la tipologia della clientela appare consolidata, con i giovani più interessati alle criptovalute ma con valori detenuti minimi, mentre i portafogli più consistenti riguardano la fascia di età tra i 40 e i 60 anni.


A fine giugno 2024 oltre 1,3 milioni di clienti detenevano criptovalute


Con il sesto flusso informativo, l’Organismo ha ricevuto i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di 1.947.887 clienti. Rispetto al totale dei clienti trasmessi, il 69% (1.351.510 clienti) deteneva, all’ultimo giorno del trimestre di riferimento, criptovalute in portafoglio, per un controvalore in euro pari a 2.224.261.832: il valore medio delle criptovalute detenute dai clienti è quindi pari a 1.645,76 euro. Nel secondo trimestre del 2024 sono state effettuate 2.784.159 operazioni di conversione da valuta legale a virtuale (in media 9 operazioni per cliente con un importo di 263,06 euro) e 2.859.128 operazioni di conversione da valuta virtuale a legale (in media 10,62 operazioni per cliente con un importo di 266,01 euro).



Consolidata la tipologia della clientela, portafogli più consistenti per la fascia d’età tra i 40 e i 60 anni


Con riferimento alla classificazione dei clienti per natura giuridica il 99,9% dei clienti dei VASP risulta essere persona fisica. All’interno della categoria delle persone fisiche, la clientela inclusa nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni rappresenta la quota maggiore, pari al 37%, seguita dai clienti con età compresa tra 30 e 39 anni (28%).


Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni


Per quanto riguarda invece le persone giuridiche (appena lo 0,09% del totale) a livello geografico sono concentrate nelle aree del Nord e del Centro Italia (rispettivamente 30% e 11%) ma la più ampia percentuale di soggetti risiede all’estero (52%).


Come nelle precedenti analisi, sia i saldi totali delle valute legali e virtuali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assumono percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 40 e 60 anni e per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale nel Nord Italia.


Per quanto concerne invece il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, si denotano percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 18 e 40 anni.



Mercato dominato dagli Exchange di grandi dimensioni


I dati del II trimestre 2024 confermano inoltre un mercato dominato dagli Exchange di grandi dimensioni: circa il 91,2% dei clienti opera infatti su grandi Exchange (più di 50mila clienti), l’8,6% su Exchange medi (tra i 500 e i 50mila clienti) e solo lo 0,2% su Exchange di piccole dimensioni (fino a 500 clienti). In particolare, la maggiore parte dei saldi delle valute legali e delle valute virtuali è detenuto presso Exchange di grandi dimensioni, rispettivamente pari al 72% e 76,1%. Inoltre, il 75,7% del numero delle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e l’83,8% delle operazioni di conversione da valuta virtuale a legale vengono effettuate sul territorio della Repubblica attraverso i servizi offerti dai 10 VASP di maggiori dimensioni.


Con riferimento ai valori totali di conversione delle valute virtuali in valute legali e viceversa, le percentuali più alte, rispettivamente pari al 55,5% e 50% del totale, si registrano presso gli Exchange di grandi dimensioni. In particolare, gli Exchange che vantano un numero di clienti superiore a 50.000 hanno convertito valute virtuali in valute legali per 422 milioni di euro, e valute legali in valute virtuali per 366 milioni di euro.


Roma, 10 ottobre 2024




L’Organismo ricorda che si tratta di una vendita abbinata vietata e che vigilerà sugli iscritti per garantire la trasparenza dei loro comportamenti. Con un’ulteriore comunicazione si invitano tutti gli intermediari del credito a verificare, ed eventualmente correggere entro il 31 ottobre, l’esattezza del dato relativo alla sede della direzione generale


I Mediatori creditizi non devono proporre al consumatore mutui immobiliari che vincolino l’erogazione del credito alla contestuale apertura obbligatoria di un contratto di conto corrente con accredito dello stipendio. Si tratta di comportamenti non consentiti dalla normativa di trasparenza e correttezza nei confronti del consumatore e in contrasto con il Codice del consumo.


Lo ricorda l’OAM, Organismo Agenti e Mediatori creditizi, sottolineando che rientra nelle proprie competenze vigilare sul rispetto degli obblighi in materia di trasparenza e di correttezza nei rapporti con la clientela da parte dei Mediatori creditizi.


L’Organismo invita le funzioni di controllo delle società di mediazione creditizia a verificare il rispetto della normativa da parte della rete distributiva di cui si avvalgono per il contatto con il pubblico. Eventuali comportamenti scorretti, fermo restando i propri compiti di vigilanza, verranno segnalati alle Autorità competenti.


Nella Comunicazione n. 38/24 si sottolinea inoltre che, in base alle Disposizioni di Trasparenza della Banca d’Italia, è possibile offrire, accanto a un contratto di finanziamento, altri contratti accessori ma a condizioni stringenti. In particolare devono essere adottate procedure organizzative e di controllo interno che assicurino: una valutazione dei rischi connessi con l’offerta contestuale di più contratti; la comprensibilità per i clienti della struttura, delle caratteristiche e dei rischi tipicamente connessi con la combinazione dei prodotti offerti contestualmente; la corretta inclusione nel TAEG dei costi dei servizi accessori connessi con il contratto di credito; il rispetto nelle procedure di commercializzazione dei principi di trasparenza e correttezza. Le forme di remunerazione e valutazione del personale e della rete non devono inoltre incentivare la vendita congiunta in misura maggiore rispetto alla vendita separata.


Con un’ulteriore comunicazione, la n. 37/24, l’Organismo richiama Agenti in attività finanziaria persone giuridiche e Mediatori al rispetto degli obblighi di comunicazione sulla sede della direzione generale, chiarendo che è tale la sede lavorativa abituale dell’Amministratore della società e/o del Direttore Generale. Gli intermediari del credito devono verificare la correttezza di quanto comunicato e ad effettuare le eventuali variazioni in Area privata entro il 31 ottobre 2024.


Roma, 8 ottobre 2024




Il Presidente dell’Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi (O.A.M.) Dott. Francesco Alfonso e il Capo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Leandro Cuzzocrea, hanno sottoscritto il rinnovo del Protocollo d’Intesa tra le due istituzioni, volto a promuovere reciproche forme di coordinamento, oltre che un costante interscambio di dati, notizie e informazioni utili per le attività di rispettiva competenza.


L’accordo aggiorna e rafforza la cooperazione in atto con l’obiettivo di rendere ancora più efficace l’attività a tutela del mercato e dei consumatori, monitorando i rischi derivanti da un contesto in costante evoluzione, anche attraverso iniziative congiunte.


In questa ottica, i rapporti di partenariato agevoleranno l’individuazione di eventuali condotte di esercizio abusivo nel settore dell’intermediazione finanziaria, della prestazione dei servizi di pagamento, dei Compro oro, dei Prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e dei Prestatori di servizi di portafoglio digitale.


Tenuto conto dei profili di rischio associati all’utilizzo delle valute virtuali, assumerà rilevante valenza l’osmosi informativa sull’operatività dei soggetti attraverso cui è possibile la conversione delle criptovalute in denaro avente corso legale.


Roma, 18 settembre 2024




Il quadro emerge dall’Analisi dei flussi trimestrali inviati e dalla Survey condotta in collaborazione con Banca d’Italia e Consob.


Ha superato i 2,7 miliardi di euro, a marzo 2024, il saldo totale delle valute virtuali detenute dalla clientela italiana, con un incremento pari a +85% rispetto all’ultimo trimestre 2023. In aumento anche il numero di clienti che le detiene (+13%) e dei VASP (+9%), iscritti nel Registro detenuto dall’OAM. Anche con riferimento alle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa, si evidenzia una crescita sia del numero delle operazioni che del numero di clienti.


È quanto emerge dai flussi trimestrali inviati dagli Operatori all’Organismo che ha anche condotto, in collaborazione con la Banca d’Italia e con la Consob, un’analisi sull’interesse dei VASP (Virtual Asset Service Provider) ad operare in Italia dopo l’entrata in vigore del Regolamento MiCAR. L'indagine conoscitiva condotta ha rilevato come molti VASP stiano considerando di presentare istanza di autorizzazione alla prestazione di servizi per le cripto-attività in Italia entro il primo semestre del 2025, in particolare con riferimento alle attività di scambio di cripto-attività con fondi, allo scambio di cripto-attività con altre attività e all’esecuzione di ordini di cripto-attività per conto di clienti.


Nel primo trimestre mercato in crescita in tutte le sue variabili

I dati trasmessi dai VASP all’Organismo mostrano una crescita nei dati relativi alle operazioni effettuate in valuta virtuale sul territorio della Repubblica. A fine marzo 2024, oltre 1,3 milioni di clienti detenevano criptovalute per un controvalore di 2,7 miliardi di euro.



Consolidata la tipologia della clientela, portafogli più consistenti per la fascia d’età tra i 40 e i 60 anni


La tipologia della clientela appare consolidata, in linea dunque con le precedenti analisi, con i giovani più interessati alle criptovalute ma con valori detenuti minimi, mentre i portafogli più consistenti riguardano la fascia di età tra i 40 e i 60 anni. In particolare dai dati al 31 marzo emerge che la maggior parte dei clienti nella forma di persone fisiche è compresa tra i 18 e i 29 anni (36%) e tra i 30 e i 39 anni (28%). Seguono le fasce d'età 40-49 anni (18%) e 50-59 anni (12%). Le fasce d'età superiori, 60-69 anni e oltre i 70 anni, rappresentano rispettivamente il 4% e l'1% del totale.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei clienti nella forma di persone giuridiche, la maggior parte si trova nel Nord Italia (49%) e all'Estero (31%), mentre il Centro e il Sud rappresentano quote minori, rispettivamente l'11% e l'8%. Sembrerebbe quindi che le attività degli Exchange siano più concentrate nelle regioni economicamente più sviluppate e con maggiore apertura internazionale. La maggior parte dei clienti delle piattaforme di Exchange sono persone fisiche, rappresentando il 99,93% del totale. Le persone giuridiche costituiscono solo lo 0,07%.



Mercato dominato dagli Exchange di grandi dimensioni


Gli Exchange di grandi dimensioni dominano il mercato sia in termini di numero di clienti che di controvalore delle transazioni. Gli Exchange medio-piccoli, pur avendo una presenza minore, giocano comunque un ruolo cruciale, gestendo una porzione significativa delle operazioni di conversione e trasferimento di valute virtuali e legali. Le operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa hanno visto un aumento sia nel numero che nel controvalore delle transazioni e sono gli Exchange di grandi dimensioni a gestire la maggior parte delle operazioni.

Rimane dunque sostanzialmente invariata la struttura di mercato che vede le operazioni concentrate presso i VASP di maggiori dimensioni.



Circa la metà dei VASP interessati alla prestazione di servizi in cripto-attività


Dall’indagine conoscitiva Banca d'Italia e Consob, effettuata in collaborazione con l'OAM, emerge che circa la metà dei VASP iscritti al Registro sono interessati alla prestazione di servizi in cripto-attività quando diventerà applicabile il Regolamento MiCAR. In particolare percentuali significative indicano un'intenzione di procedere con varie attività, come lo scambio di cripto-attività con fondi (45%), lo scambio di cripto-attività con altre attività (52%) e l’esecuzione di ordini di cripto-attività per conto di clienti (48%).

Interesse decisamente minore è stato invece mostrato nei confronti dell’emissione di token collegati ad attività (Asset-Referenced Token, ART): il 45% degli operatori non è infatti intenzionato a richiedere la relativa autorizzazione o a chiederne l'ammissione alla negoziazione. Ancora meno allettante sembra essere l’offerta al pubblico token di moneta elettronica o la loro negoziazione: il 58% dei VASP rispondenti non chiederà la relativa autorizzazione. Per entrambe le attività, tuttavia, si segnala un 36% di operatori che sta ancora valutando le scelte da compiere.


Infine, appena il 12% è intenzionato a notificare entro il primo semestre 2025 all'Autorità competente italiana un White Paper per l'offerta al pubblico o la richiesta di ammissione a una piattaforma di negoziazione di una cripto-attività diversa da un token collegato ad attività o da un token di moneta elettronica. Un altro 42% sta ancora valutando questa possibilità.


Roma, 12 luglio 2024




Dallo studio emerge il ruolo determinante dei professionisti del credito nel settore dei finanziamenti: per il 45% delle banche e finanziarie intervistate il canale agenziale ‘pesa’ più del 75% dell’erogato, mentre per l’85% il canale dei mediatori contribuisce fino al 50%


Tra il 2015 e il 2022 il rapporto tra i collaboratori dei professionisti del credito e i dipendenti bancari è cresciuto del 4% per effetto di un aumento del numero di collaboratori più elevato rispetto alla variazione in riduzione del numero di dipendenti bancari (+ 83,4% a fronte di un -12,7%). E per il futuro, la riorganizzazione del settore bancario in corso potrebbe portare a un’ulteriore crescita dell’importanza degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. È quanto emerge dal rapporto “AGENTI E MEDIATORI IN ITALIA: POSIZIONAMENTO E TRAIETTORIE EVOLUTIVE” redatto dall’Ufficio Studi dell’OAM in collaborazione con Prometeia, presentato oggi nel corso di un convegno.


A fronte della riduzione del numero di filiali, soprattutto in aree meno urbanizzate e periferiche del Paese, gli operatori bancari e finanziari hanno incrementato il grado di ricorso a canali agenziali e di mediazione. Tra il 2015 e il 2022, il rapporto agenti/mediatori per sportello è aumentato di circa 15 punti percentuali, dato dall’effetto combinato dell’incremento dei professionisti del credito (+ 6,2%) e della riduzione del numero di sportelli (- 30,6%).


Agenti e mediatori rispetto agli sportelli bancari

Fonte: elaborazione Prometeia su dati OAM, Banca d’Italia


Anche la survey effettuata su un campione di banche e società finanziarie, agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi conferma il processo di crescita in atto. La maggior parte degli agenti in attività finanziaria (67%) ritiene che il trend di riduzione del numero di sportelli bancari nei territori presidiati dagli stessi possa rappresentare un’opportunità, permettendo di incrementare la propria capacità distributiva, intercettando clienti disintermediati dal comparto bancario. Sulla stessa lunghezza d’onda i mediatori: il 74% ritiene che la crescente riduzione del numero di sportelli sul territorio possa rappresentare un’opportunità, consentendo di consolidare la propria influenza nei territori di riferimento e di incrementare considerevolmente il numero di clienti serviti.


Nella ‘filiera’ distributiva, fondamentale il ruolo dei professionisti del credito

Dal rapporto emerge inoltre il ruolo fondamentale degli iscritti agli Elenchi OAM nella catena distributiva dei finanziamenti. Il 45% del panel di banche e finanziarie intervistate registra un’incidenza del canale agenziale sul totale dei volumi erogati mediamente superiore al 75%, mentre per l’85% delle aziende di credito convenzionate il canale dei mediatori contribuisce fino al 50% per cento.


Fonte: risultati della survey effettuata da OAM in collaborazione con Prometeia


La digitalizzazione non fa (troppa) paura, vince il modello phygital

La survey permette inoltre di comprendere quanto il fenomeno della digitalizzazione ‘pesi’ per il futuro del mercato del credito. Rispetto al processo di digitalizzazione in atto, è emerso che la maggior parte delle società mandanti / convenzionate intervistate ha attivato un canale digitale per incrementare la capacità di raggiungere nuova clientela, ottimizzare i costi e soddisfare le esigenze dei clienti più digitali e non in logica “sostitutiva” di canali fisici. Banche e finanziarie sono convinte che agenti e mediatori ricoprano un ruolo di inevitabile centralità per garantire vicinanza e un servizio ‘consulenziale’ alla clientela.


Per il futuro vince dunque il modello “phygital”, che comprende sia il contatto fisico con i clienti per il tramite di agenti e mediatori / reti tradizionali sia una piattaforma digitale per ottimizzare i modelli di interazione con la clientela, oltre a intercettare i clienti più “digital”.


Anche i professionisti del credito non appaiono troppo preoccupati dai processi di trasformazione digitale in atto, sebbene vi siano alcune “voci” discordanti. In particolare, la maggior parte degli agenti intervistati (47%) non percepisce il fenomeno come fattore di preoccupazione per la propria sostenibilità: resta infatti imprescindibile – a loro detta – il valore “consulenziale” e relazionale del loro ruolo. Tuttavia, una non trascurabile percentuale degli intervistati (il 33%) percepisce, viceversa, il canale completamente digitale come una potenziale minaccia.


Sulla stessa posizione i mediatori: il 40% non considera l’adozione del canale digitale un fattore di concreta preoccupazione per la propria operatività. Il 26%, invece, ritiene che la crescita dei finanziamenti digitali possa potenzialmente rappresentare un veicolo di “disintermediazione”.


Nel futuro aggregazioni per crescere

Con uno sguardo al futuro, nei prossimi 10 anni le società mandanti ritengono che, assieme a una sempre crescente adozione di tecnologia, il ricorso al canale degli agenti potrà crescere, sebbene in misura non significativa, determinando un’evoluzione degli stessi, in particolare quelli con rapporti più stabili e consolidati, verso un ruolo maggiormente consulenziale e di “gestore (esterno) delle relazioni” con la clientela. Con riferimento ai mediatori, è verosimile uno scenario di costante centralità nei processi di incremento della clientela di banche e finanziarie; non è da escludersi, inoltre, un ruolo di protagonisti in processi di “aggregazione” di reti minori, anche agenziali.


Del resto, anche il 41% dei mediatori intervistati, principalmente di grandi dimensioni, valuterebbe in modo favorevole l’acquisizione di altri soggetti per ampliare la propria portata distributiva, mentre il 13% degli stessi prenderebbe in considerazione percorsi acquisitivi ma anche di incorporazione in soggetti maggiori.


Per gli agenti in attività finanziaria sarà invece la garanzia di legami stabili con le mandanti il vero “fattore di sopravvivenza”, in un quadro in cui gli stessi agenti si percepiscono comunque come l’unica vera figura “sostenibile” di relazione con la clientela, grazie alle capacità commerciali, l’elevata specializzazione e, soprattutto, flessibilità.


Roma, 23 aprile 2024




Francesco Alfonso è stato confermato Presidente dell’OAM, Organismo Agenti e Mediatori creditizi. È questa la scelta effettuata dal Consiglio ristretto delle Associazioni rappresentative di Agenti e Mediatori partecipanti alla Fondazione OAM (c.d. gruppo B) che ha anche eletto come componenti del Comitato di Gestione Luciano Ciampi, al suo secondo mandato, e Clodia Vurro.


Il Consiglio ristretto delle Associazioni e Federazioni rappresentative a livello nazionale di Banche, Intermediari finanziari, Istituti di moneta elettronica e Istituti di pagamento partecipanti alla Fondazione (c.d. gruppo A) ha invece eletto come componenti del Comitato Giuseppe Crescenti (anche lui al secondo mandato) e Maurizio Benincasa.


Benincasa e Vurro subentrano a Carlo Dorati e Vito Raffaele Maria Torelli che non potevano essere candidati perché avevano espletato anche il terzo mandato.


Francesco Alfonso, Presidente di Sezione della Corte dei Conti (onorario), ha assunto la Presidenza dell’OAM (primo mandato) il 21 maggio 2021, dopo una lunga carriera in Banca d’Italia, intramezzata da importanti incarichi istituzionali (Presidenza della Repubblica e del Consiglio dei Ministri, MEF, Corte dei Conti).


Benincasa, professore di Diritto Privato all’Università degli Studi della Tuscia-Viterbo, è stato dal 2017 al 2022 componente del Collegio dell’ABF di Milano.

Clodia Vurro è professoressa associata di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università di Milano con una particolare attenzione al tema della sostenibilità aziendale.


I Consigli ristretti dei due gruppi di Partecipanti alla Fondazione OAM hanno scelto di rispettare la graduatoria risultante dal voto on-line di Agenti e Mediatori creditizi.


Completata infine anche la composizione del Collegio sindacale: al Presidente Alberto Incollingo, eletto direttamente dal voto on-line di Agenti e Mediatori, che subentra a Mario Civetta (anche lui, come il sindaco effettivo Christian Bianchi non ricandidabile per raggiunti limiti di mandato), si affiancano i sindaci effettivi Massimo Caratelli e Barbara Ricciardi nonché supplenti Barbara Guglielmetti e Alessandro Pasquale Zeccolella.


Il nuovo Comitato, del quale continua a far parte Isabella Fontana, nominata il 23 aprile 2018 dal Ministero dell’Economia, entrerà in carica il 2 maggio dopo l’Assemblea dei Partecipanti che il 23 aprile approverà il Bilancio 2023 della Fondazione.


Roma, 20 marzo 2024




© OAM - Privacy Policy - Cookie Policy - Social Media Policy - Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi - C.F. 97678190584

Vai all'inizio della pagina