Il questionario dovrà essere compilato entro il 19 febbraio prossimo e riguarderà l’intermediato del secondo semestre 2020 e le aspettative del I semestre 2021. Avviata, per lo stesso periodo di riferimento, la terza indagine sui Mediatori creditizi.


È partita oggi la campagna per la raccolta dei dati degli Agenti in attività finanziaria finalizzata a fotografare l’andamento del settore e ‘misurare’ le aspettative degli operatori.


Con questa iniziativa l’OAM intende offrire un servizio ai propri iscritti e valorizzare il ruolo degli intermediari del credito, creando uno strumento utile a far conoscere al cliente finale la professionalità e l’importanza della categoria degli Agenti.


L’iniziativa consentirà di redigere due report sintetici semestrali (uno dedicato alle persone giuridiche, l’altro alle persone fisiche) sull’attività di agenzia che saranno resi disponibili gratuitamente agli iscritti, alle istituzioni e al pubblico, attraverso la loro pubblicazione sul portale dell’OAM


Gli Agenti stanno ricevendo, in queste ore, una PEC con le istruzioni per partecipare all’indagine, che riguarderà i dati relativi all’intermediato del secondo semestre 2020 e alle aspettative del primo semestre 2021: il relativo questionario dovrà essere compilato entro il 19 febbraio prossimo.


I dati saranno raccolti a soli fini statistici e saranno diffusi solo in forma aggregata e anonima.


Nei prossimi giorni verrà avviata, per lo stesso periodo di riferimento, anche la raccolta dati dei Mediatori creditizi, che segue la pubblicazione delle due precedenti indagini.


Roma, 27 gennaio 2021




Soprattutto le società medio-grandi prevedono di chiudere con importi dell’intermediato stabili o in crescita, dopo un I semestre caratterizzato da una riduzione complessiva del 15 per cento.


Le società di mediazione creditizia stanno dimostrando di essere in grado di reagire a una crisi economica senza precedenti: dopo un primo semestre 2020 caratterizzato da una netta flessione dell’intermediato, le aspettative del II semestre vedono un mercato sostanzialmente stabile o in crescita per le società di maggiori dimensioni. È quanto emerge dalla seconda indagine sui Mediatori creditizi, condotta dall’OAM, l’Organismo per la gestione degli elenchi di Agenti e Mediatori, su un campione rappresentativo del 74% del mercato.


L’indagine, conclusa a novembre, conferma, relativamente al I semestre, le tendenze emerse dalla survey rapida condotta ad aprile sulle aspettative della prima parte del 2020: allora, mediamente, il 35% dei Mediatori prevedeva una riduzione dell’intermediato tra il 10 e oltre il 30% e il 20% un calo fino al 10%. A consuntivo dello stesso periodo il totale dell’intermediato stimato è sceso da poco più di 6 miliardi del secondo semestre 2019 a 5,103 miliardi, con una riduzione percentuale del 15% (-18% per i prodotti retail e -7% per i prodotti corporate).


A mostrare il maggior calo, in termini di intermediato, sono sempre i prodotti corporate: nel I semestre 2020 Acquisto Crediti, Fidejussioni, Leasing, Mutui Ipotecari e Prestiti finalizzati hanno registrato una diminuzione pari o maggiore al 50% rispetto al transato stimato nel secondo semestre 2019. Di contro, le Fidejussioni alla clientela retail hanno registrato un forte incremento rispetto al semestre precedente (+4024%), seguite da Acquisto Crediti (+205%) e Prestiti personali (+182%). In netta flessione (-23%) i Mutui che, rappresentando poco più dell’88% dell’intermediato della clientela retail, incidono sulla riduzione totale.


Le aspettative sono migliori per il II semestre 2020 per il quale i Mediatori prevedono un andamento abbastanza stabile o in diminuzione (tra -1% e -10%) degli importi intermediati, con dati che lasciano intravedere un rimbalzo nell’ultima parte dell’anno in corso. Solo per i prodotti quali: Cessione del V, Mutui Ipotecari Retail, Prestiti Finalizzati Corporate, Leasing e Mutui Corporate, si prospetta una crescita degli importi intermediati per circa il 40%.


I dati evidenziano che l’impatto della crisi è stato maggiore per le società Micro e di Piccole dimensioni che prevedono per circa il 65% una prospettiva di stabilità o di diminuzione in termini di intermediato mentre le Medie, Grandi e Molto Grandi vedono in crescita prodotti trainanti come i Mutui Ipotecari (il 54,6% del campione).


Roma, 22 dicembre 2020




Agevolazioni triennali per gli iscritti fino a 30 anni. Soddisfazione dell’OAM per una misura più volte caldeggiata.


Contributi Enasarco ridotti a partire dal 2021 per gli agenti fino a 30 anni di età che si iscrivono per la prima volta alla Fondazione o che, essendo già stati iscritti, ricevano un nuovo incarico dopo oltre tre anni di ‘fermo’ della professione.

Lo prevede l’articolo 5 bis del regolamento pubblicato sul sito della Fondazione (https://www.enasarco.it/guida/nuove-misure-regolamentari-art-5-bis/). L’agevolazione avrà valenza triennale 2021-2023 e sarà operativa dal primo gennaio del prossimo anno.


L’articolo, inserito per “agevolare l’ingresso e la permanenza nella professione”, prevede una riduzione crescente (6, 8, 10 punti percentuali per ciascun anno solare) per il contributo previdenziale obbligatorio e del 50% del minimale contributivo per ciascun anno di riferimento. L’agevolazione si applica solo agli agenti operanti in forma individuale.


L’OAM esprime soddisfazione per l’introduzione della misura, più volte caldeggiata, che apporterà nuove energie a una professione tanto importante per il mercato del credito e per i consumatori.


Roma, 21 dicembre 2020



Diminuiscono di oltre il 30% i contributi per gli Agenti persone fisiche e per tutti i collaboratori. Riduzioni anche per Compro oro e Cambiavalute. Scelta straordinaria effettuata alla luce della crisi del settore e resa possibile solo grazie a una consistente diminuzione delle spese dell’Organismo.


Taglio consistente delle quote di iscrizione agli Elenchi e ai Registri OAM per il 2021. Lo ha deciso l’Organismo che ha anche fissato al 30 aprile del prossimo anno i termini per il pagamento, tradizionalmente previsti per il 28 febbraio. Le riduzioni superano il 30% per gli Agenti persone fisiche e per i collaboratori di tutte le categorie. Diminuiscono di circa il 25% anche i contributi a carico di Compro oro e Cambiavalute.


I tagli, decisi alla luce della grave crisi che sta attraversando l’intero settore, sono stati possibili solo grazie al notevole contenimento delle spese effettuata dall’Organismo fin dalla prima ondata pandemica e nel corso di tutto l’anno. Una riduzione straordinaria e valida limitatamente al prossimo anno. L’Organismo ha anche rinunciato alla realizzazione di importanti investimenti già programmati e prevede ulteriori accantonamenti nel corso del 2021.


Nei prossimi giorni verranno pubblicate le Circolari di riferimento con tutti i dettagli operativi per ciascuna categoria. Di seguito le nuove quote raffrontate a quelle del 2020.


AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA:

Società di capitali

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 2.000

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2020:

Euro 90

per ogni dipendente e collaboratore

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 1.700

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2021:

Euro 60

per ogni dipendente e collaboratore

Società di persone

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 1.000

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 850

Persone fisiche

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 160

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 110

MEDIATORI CREDITIZI:

Società di capitali

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 2.000

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2020:

Euro 90

per ogni dipendente e collaboratore

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 1.700

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2021:

Euro 60

per ogni dipendente e collaboratore

Agenti in attività finanziaria iscritti nell’ALBO UNICO DEI CONSULENTI FINANZIARI, Agenti in attività finanziaria iscritti nella SEZIONE A – Agenti del REGISTRO UNICO DEGLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI E RIASSICURATIVI, Mediatori creditizi iscritti nella SEZIONE B – Broker del REGISTRO UNICO DEGLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI E RIASSICURATIVI:

Società di capitali

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 1.000

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2020:

Euro 45

per ogni dipendente e collaboratore

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 850

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2021:

Euro 30

per ogni dipendente e collaboratore

Società di persone

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 500

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 425

Persone fisiche

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 80

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 55

AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA CHE PRESTANO ESCLUSIVAMENTE SERVIZI DI PAGAMENTO (SEZIONE SPECIALE DELL’ELENCO DEGLI AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA):

Società di capitali

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 1.000

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2020:

Euro 45

per ogni dipendente e collaboratore

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 850

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2021:

Euro 30

per ogni dipendente e collaboratore

Società di persone

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 500

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 425

Persone fisiche

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 80

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 55

AGENTI IP/IMEL COMUNITARI*:

Contributo dovuto dall’Agente per singolo flusso informativo

ANNO 2020:

Euro 0,45

ANNO 2021:

Euro 0,34

Contributo dovuto dal Punto di contatto per singolo flusso informativo

ANNO 2020:

Euro 0,45

ANNO 2021:

Euro 0,34

*La riduzione si applica a partire dai flussi informativi del I trimestre 2021. Restano invariati i contributi una tantum per i futuri iscritti.


OPERATORI COMPRO ORO - ATTIVITÀ COMPRO ORO PREVALENTE:

PERSONE GIURIDICHE (Società di persone e Società di capitali)

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 230

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2020:

Euro 70

per ogni sede operativa

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 170

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2021:

Euro 55

per ogni sede operativa

PERSONE FISICHE (ditte individuali)

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 120

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2020:

Euro 70

per ogni sede operativa

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 90

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2021:

Euro 55

per ogni sede operativa

OPERATORI COMPRO ORO - ATTIVITÀ COMPRO ORO SECONDARIA:

PERSONE GIURIDICHE (Società di persone e Società di capitali)

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 210

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2020:

Euro 70

per ogni sede operativa

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 155

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2021:

Euro 55

per ogni sede operativa

PERSONE FISICHE (ditte individuali)

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 100

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2020:

Euro 70

per ogni sede operativa

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 75

+

CONTRIBUTO VARIABILE 2021:

Euro 55

per ogni sede operativa

CAMBIAVALUTE* (Contributo annuale dovuto in base alle dimensioni dei Cambiavalute):

Cambiavalute che possiedono FINO A CINQUE sportelli

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 230

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 173

Cambiavalute che possiedono PIÙ DI CINQUE sportelli

CONTRIBUTO FISSO 2020:

Euro 3.700

CONTRIBUTO FISSO 2021:

Euro 2.775

*Restano invariati i contributi una tantum per i futuri iscritti.



Roma, 18 dicembre 2020


I Mediatori creditizi devono comunicare con chiarezza alla clientela che, qualora dovessero sorgere controversie nell’ambito del rapporto contrattuale instaurato, non potrà ricorrere all’Arbitro bancario e finanziario.


Lo sottolinea l’OAM, Organismo Agenti e Mediatori, in una comunicazione al mercato, alla luce di alcuni comportamenti difformi riscontrati nell’ambito dell’attività di vigilanza. In particolare, è emerso che taluni Mediatori creditizi prospettano al cliente – nei fogli informativi o nella sezione reclami del proprio sito Internet – la possibilità, nel caso di mancato o insoddisfacente riscontro al reclamo presentato, di ricorrere all’Arbitro Bancario Finanziario per risolvere la controversia emersa nel rapporto con il Mediatore.

 

L’OAM ricorda che, in base alla normativa vigente, tra i soggetti che aderiscono a sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari non rientrano i Mediatori creditizi e gli Agenti in attività finanziaria. Queste categorie devono dunque prospettare, in maniera trasparente ed immediata, nella documentazione precontrattuale e sul proprio sito Internet nell'area reclami, che il cliente non può ricorrere all'Arbitro Bancario Finanziario per risolvere controversie sorte con l’intermediario del credito.

 

Resta comunque, per i Mediatori, l’obbligo di mettere a disposizione della clientela o di trasmettere in formato elettronico la Guida pratica sull’Arbitro Bancario Finanziario, redatta in conformità del modello pubblicato sul sito www.arbitrobancariofinanziario.it.

 

L’OAM vigilerà sulla corretta applicazione della normativa vigente e interesserà la Banca d’Italia per eventuali profili di competenza.

 

Roma, 4 novembre 2020



Analoga modalità attiva anche per gli esposti su comportamenti irregolari o non trasparenti.


Da oggi sarà più semplice, per i consumatori e tutti i soggetti interessati, segnalare all’Organismo Agenti e Mediatori i soggetti che appaiono operare senza essere iscritti negli Elenchi previsti dalla legge. Direttamente dal sito dell’OAM, a questo link (https://www.organismo-am.it/vigilanza/segnalazioni-ed-esposti), sarà infatti possibile compilare la segnalazione, con pochi e intuitivi passaggi.

La nuova modalità, che si aggiunge a quelle già disponibili (fax, email e lettera ordinaria), rientra nell’intensificazione della lotta all’abusivismo finanziario voluta dall’Organismo che ha anche lanciato una campagna di informazione affinché i consumatori si rivolgano esclusivamente ad Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi regolarmente iscritti negli Elenchi tenuti dall’Organismo.

Con un’analoga modalità online sarà possibile presentare un esposto all’Organismo per segnalare comportamenti irregolari o non trasparenti da parte degli iscritti agli Elenchi o la mancanza dei requisiti per il mantenimento dell’iscrizione.

La segnalazione di un abusivo o l’invio di un esposto rappresentano una fonte di informazione utile per l’attività di Vigilanza e possono concorrere a reprimere comportamenti scorretti o pratiche irregolari, commesse da parte di soggetti vigilati e non, nell’interesse della collettività.

Dal sito OAM, al medesimo link, sarà possibile segnalare anche i soggetti che svolgono attività di Compro oro e di Cambiavalute senza risultare iscritti ai relativi Registri.

 

Roma, 23 luglio 2020




Dalla prima indagine a cura dell’Ufficio Studi dell’OAM l’immagine di un comparto fondamentale per il credito: l’11% del totale dei finanziamenti erogati alle famiglie avviene tramite l’attività di intermediazione dei Mediatori (6.034 mln). Il 24% dei mutui erogati passa attraverso questo canale


Un settore fondamentale per il credito, che intermedia l’11% dei finanziamenti alle famiglie e il 24% dei mutui retail e che sta scontando l’effetto ‘Covid’ con una revisione delle aspettative di stabilità e crescita ‘misurate’ a inizio 2020. È l’immagine del comparto della mediazione creditizia che emerge dalla prima indagine condotta dall’Ufficio Studi dell’OAM relativa al secondo semestre 2019.


In particolare, ad aprile oltre il 60% dei rispondenti prevedeva al termine del semestre in corso una riduzione degli elementi strutturali interni alla società (numero collaboratori, numero convenzionati, gamma prodotti, sedi incontro clienti) compreso tra il -1% ed il -10%. Oltre il 50% prevedeva una riduzione della domanda di credito proveniente da persone fisiche compresa tra il -1% ed oltre il -30%. Circa il 40% stimava una riduzione della domanda di credito proveniente da società e ditte individuali compresa tra il -1% ed oltre il -30%.


Un sentiment decisamente divergente da quello rilevato a inizio anno quando, per quasi tutti i prodotti finanziari, oltre il 50% dei rispondenti si aspettava stabilità sull’intermediato nel 2020, ad eccezione per i prodotti quali Cessione del V, Prestiti Personali Retail e Fidejussioni in cui la maggior parte del campione prospettava una crescita tra l'1% ed il 10%. Inoltre, anche relativamente alle aspettative inerenti al numero dei collaboratori, convenzioni, gamma dei prodotti trattati e numero sedi utilizzate per l'incontro con il cliente, oltre la metà del campione prevedeva un andamento stabile nel 2020.


Tornando ai dati dell’indagine relativa all’erogato del secondo semestre emerge che la maggior parte dell’intermediato (69%) deriva da mutui retail. Se però si esclude tale prodotto, sono gli strumenti finanziari dedicati al settore corporate a ricoprire l’85% del mercato.


Oltre l’80% dell’importo mediato di Mutui Ipotecari Retail, Prestiti personali Retail e Cessione del Vfa capo a collaboratori di Grandi e Molto Grandi società di mediazione mentre per i restanti prodotti orientati alla clientela retail, la maggior parte della distribuzione viene mediata da collaboratori di Piccole e Medie società di mediazione (oltre il 70%). Unico prodotto a risentire di scarsa se non assente competizione è quello delle Carte di Credito in cui il 99,4% dell’intermediato viene fatto da collaboratori di Micro società.


Per quanto attiene ai prodotti orientati ad una clientela corporate, più del 65% dell’intermediato viene fatto da collaboratori di Piccole e Medie società di mediazione.


Quanto ai collaboratori, coloro che lavorano con Grandi e Molto Grandi società rilevano il più alto importo medio intermediato sui mutui retail (rispettivamente 340 mgl e 1.055 mgl), viceversa, per coloro che collaborano con Piccole e Medie società, importi elevati di intermediato si registrano su Leasing e Finanziamenti dei Mutui Chirografari.


Oltre il 60% delle filiali sono situate in Lombardia (189), Lazio (90), Campania (77), Veneto (77) ed Emilia-Romagna (75). Pochissime filiali sono invece presenti in Valle d’Aosta (1), Basilicata (1) e Molise (2). Alta concentrazione di collaboratori si registra in Lombardia (oltre il 26%) seguita da Toscana e Lazio in cui la concentrazione dei collaboratori è intorno al 15% per ciascuna.


L’indagine è stata condotta sulle risposte ricevute da 102 soggetti, rappresentativi dell’87% del totale intermediato tramite l’attività di mediazione.


Roma, 9 luglio 2020




Le comunicazioni del soggetto finanziatore con cui è estinto il finanziamento devono essere inviate direttamente al cliente fino alla chiusura del rapporto. Le conseguenze della revoca al trattamento dati vanno spiegate con chiarezza per un consenso informato del consumatore


Chiarimento dell’OAM mediante indicazione conformativa diretta agli intermediari del credito in materia di cessione del V dello stipendio o della pensione. Con una comunicazione al mercato, l’Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi, sottolinea, a tutela del consumatore, che non è possibile, quando si propone l’estinzione anticipata, imporre né suggerire al cliente modalità di trasmissione dei conteggi estintivi che lo escludano dal rapporto con il soggetto finanziatore. Vanno, inoltre, sempre precisate al cliente, in forma chiara ed espressa, le conseguenze di una sua eventuale revoca al consenso al trattamento dati a fini commerciali. Solo una corretta e completa informazione che accompagna le proposte di rinnovo della cessione del V può infatti garantire la libera scelta del consumatore che intenda estinguere anticipatamente il proprio debito.


La comunicazione nasce da alcuni comportamenti rilevati nel corso dell’attività di vigilanza svolta dall’Organismo. In particolare, è emerso che alcuni Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi talvolta non si limitano a prospettare al cliente la possibilità estinguere il finanziamento in corso per rinnovarlo a condizioni più vantaggiose con un altro istituto di credito, ottenendo il rimborso degli oneri non maturati connessi alla durata del contratto. La richiesta di conteggio estintivo al finanziatore viene invece accompagnata da una dichiarazione con la quale il cliente revoca il proprio consenso alla ricezione di comunicazioni o contatti a fini promozionali o pubblicitari e dalla richiesta di trasmettere ogni successiva comunicazione all’intermediario del credito. L’intermediario diventa così l’unico referente per la chiusura dei rapporti con il finanziatore, al quale viene preclusa la possibilità di contattare direttamente il cliente, anche solo per comunicargli le modalità per ottenere un veloce rimborso dei ratei non dovuti.


Nella suddetta Comunicazione, l’OAM ricorda di essere già intervenuto sul tema, chiarendo che gli intermediari del credito non possono offrire ai consumatori servizi di consulenza e assistenza per presentare reclami alla banca o inoltrare il ricorso all’Arbitro bancario finanziario per il recupero degli oneri non maturati in caso di rinnovo della cessione del V: tale attività non rientra infatti in quella dei ‘servizi accessori’ che gli intermediari, in base alla normativa vigente, possono legittimamente svolgere. Anche la Banca d’Italia, successivamente, è intervenuta con orientamenti di vigilanza finalizzati ad “assicurare al cliente un'informativa piena e completa sull'andamento del rapporto e garantirne la tutela da condotte opportunistiche (se non illegittime, da parte di soggetti sedicenti "delegati")”.


La comunicazione sottolinea che la verifica della corretta applicazione della normativa vigente rientra nelle attività di vigilanza sull’operato degli intermediari del credito demandate all’Organismo, che interesserà la Banca d’Italia e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per eventuali profili di competenza.

 

Roma, 2 luglio 2020

 


 

Rivisto il piano operativo e gli obiettivi di investimento 2020 in maniera restrittiva per contenere gli effetti della pandemia


Via libera del Consiglio dei partecipanti della Fondazione OAM al bilancio di esercizio 2019, che mostra un sostanziale equilibrio di gestione economica e finanziaria relativo agli ultimi due esercizi. In particolare, il risultato economico del 2019 è pari a 339.317 euro mentre il risultato finanziario è negativo per 478.104 a compensazione del precedente avanzo di cassa di 666.630 euro realizzato nel 2018.

Per l’anno in corso, l’Organismo, al fine di contenere gli effetti economici e finanziari conseguenti la pandemia, ha rivisto il piano operativo e gli obiettivi di investimento 2020 in maniera restrittiva, ponendo in essere altresì attente procedure di monitoraggio dei costi.


Roma, 18 giugno 2020




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