La Fondazione OAM apre a nuove categorie, confermando tuttavia la centralità del suo ruolo nei confronti di Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi, e inserisce il principio di parità di genere nelle modalità di elezione del Comitato di Gestione. Sono le principali modifiche allo Statuto dell’Organismo deliberate dall’Assemblea straordinaria del Consiglio dei Partecipanti svoltasi il 27 gennaio.
In base alle modifiche allo Statuto potranno partecipare all’Organismo le Associazioni o Federazioni rappresentative, a livello nazionale, delle categorie di soggetti iscritti negli Elenchi, Albi o Registri tenuti dall’Organismo stesso diversi da Agenti e Mediatori. Questo nuovo gruppo di Partecipanti (gruppo C), si aggiunge a quelli rappresentativi di Banche, Intermediari finanziari, Istituti di moneta elettronica e Istituti di pagamento (gruppo A) e di Agenti in attività finanziaria e Mediatori (gruppo B), con le seguenti eccezioni: per le modifiche allo Statuto il gruppo C avrà il 7% dei voti complessivi nel Consiglio dei Partecipanti, e non voterà alle elezioni del Presidente e dei componenti del Comitato di Gestione.
Si ricorda che attualmente l’OAM gestisce i Registri dei Compro oro e dei Cambiavalute.
In base alle modifiche approvate dall’Assemblea, per garantire la parità di genere, i Partecipanti dovranno inserire, nelle liste dei candidati che verranno selezionati dal voto on-line degli iscritti agli Elenchi, almeno tre nominativi su otto appartenenti al genere meno rappresentato. Se all’esito delle votazioni da parte dei Partecipanti non dovessero risultare rappresentati entrambi i generi con almeno un candidato eletto, si procederà al ripescaggio del candidato del genere non rappresentato, che abbia ottenuto più preferenze all’esito delle votazioni on-line.
Nella formazione delle liste i Partecipanti si impegnano inoltre a favorire una diversificazione di età, competenza ed esperienza.
L’articolato approvato dovrà ora ottenere, acquisito il parere del Ministero dell’Economia e sentita la Banca d’Italia, il via libera della Prefettura.
Roma, 28 gennaio 2022
La stragrande maggioranza dei consumatori che conosce gli Agenti in attività finanziaria è soddisfatto del loro operato. E l’innovazione tecnologica in atto non sembra ‘minacciare’ questi intermediari del credito: sono infatti i consumatori più ‘digitali’ ad essere maggiormente interessati ai servizi offerti dalla categoria. È quanto emerge da un’analisi svolta dall’Ufficio Studi dell’OAM su 500 consumatori.
La ricerca mostra anche che esiste un’ampia fascia di clientela ancora da conquistare: il 59% degli intervistati ha infatti una scarsa e limitata conoscenza della figura dell’Agente. Concentrandosi però sul restante 41% che ha una adeguata e accurata conoscenza dell’Agente in attività finanziaria, emerge che l’83% è soddisfatto e abbastanza soddisfatto del rapporto con l’Agente. Solo il 18% è per nulla o poco soddisfatto.
GRADO DI SODDISFAZIONE NELL’AFFIDARSI AD UN SOGGETTO DIVERSO DA UNA BANCA PER OTTENERE UN FINANZIAMENTO
Quanto ai vantaggi che i consumatori sperano di ricevere affidandosi a queste figure professionali, il 37% punta a ottenere migliori condizioni contrattuali, il 21% a maggiori possibilità di avere il prodotto finanziario desiderato. Minore attenzione è invece posta sull’ottenere il finanziamento in minor tempo o sulla capacità di recepire meglio le esigenze del cliente.
L’analisi ha poi suddiviso per tipologia i consumatori intervistati, delineando 5 gruppi: “gli istruiti” (20% del campione), “i digitali” (15%) “gli analogici” (21%), “gli assistiti” (23%) e “I tradizionalisti” (21%).
Gli istruiti hanno età media più bassa e livello di istruzione maggiore, sono poco digitalizzati da un punto di vista finanziario, prediligono recarsi in filiale per richiedere informazioni su alcuni prodotti finanziari, quali mutuo e cessione del V dello stipendio/pensione. Quasi un individuo su due di questo cluster si affida ad un Agente in attività finanziaria, al quale principalmente richiede un risparmio in termini di costi del finanziamento.
I digitali sono soggetti che vogliono avere il massimo delle informazioni, cercandole attraverso l’internet banking o attraverso la figura dell’Agente dal quale desiderano un servizio finanziario rapido ed efficiente. Il 62% del cluster si è affidato ad un Agente.
Gli analogici hanno un basso grado di utilizzo dell’internet banking e sono scarsamente interessati al supporto di un Agente. Complessivamente sono poco interessati ai prodotti o servizi finanziari offerti sia dai canali tradizionali quali banche e società finanziarie, che innovativi. Il gruppo si caratterizza per una limitata conoscenza della figura dell’Agente in attività finanziaria e solo il 23% si è affidato in passato ad un Agente.
Gli assistiti rappresentano una clientela particolarmente interessata alla comprensione del prodotto finanziario e alla rapidità nell’ottenere il servizio richiesto. Per questo richiedono, più di ogni altro gruppo, il supporto degli Agenti in attività finanziaria (il 64%) pur utilizzando ampiamente l’internet banking per informarsi.
I tradizionalisti prediligono invece interagire con la filiale rispetto ai nuovi canali digitali. Tutto ciò comporta bassi livelli di digitalizzazione e utilizzo dell’internet banking. Il 47% del cluster si è affidato ad un Agente in attività finanziaria, al quale chiedono spiegazioni sul servizio/prodotto finanziario e personalizzazione dello stesso.
LIVELLO DI UTILIZZO DELL’INTERNET BANKING PER RICHIEDERE INFORMAZIONI FINANZIARIE - SUPPORTO AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA
Roma, 24 gennaio 2022
Parte oggi la consultazione pubblica, avviata dall’Organismo Agenti in attività finanziaria e Mediatori, sulla bozza di comunicazione relativa al funzionamento delle piattaforme on-line che offrono servizi di preventivazione e/o comparazione di opzioni di finanziamento. Entro il 18 febbraio prossimo chiunque possa averne interesse potrà trasmettere osservazioni e commenti che verranno analizzati dall’Organismo per predisporre il testo finale della Comunicazione.
La bozza di comunicazione, alla luce della diffusione dell’innovazione tecnologica nel settore dell’intermediazione del credito, chiarisce il perimetro all’interno del quale l’attività delle piattaforme on-line deve essere considerata attività riservata a soggetti iscritti all’OAM. Obiettivo primario è assicurare, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica, la parità di condizioni tra gli operatori del mercato, a prescindere dalle modalità di svolgimento dell’intermediazione creditizia mediante rete fisica oppure tramite canali on-line, e tenendo conto dei limiti normativi imposti rispetto allo svolgimento di attività riservate.
In particolare, in base alla bozza, svolgerebbero un’attività a carattere riservato, che comporta la necessaria iscrizione all’OAM, le piattaforme o siti che effettuino:
In questi casi è comunque necessario informare l’utente che le condizioni dell’offerta proposta all’esito delle simulazioni potrebbero variare dopo le valutazioni effettuate dal finanziatore sulla posizione dell’utente stesso. Ugualmente il cliente deve essere informato nel caso in cui la piattaforma non garantisca l’intera gamma di offerte disponibili sul mercato: in questa ipotesi non viene infatti proposto il prodotto in assoluto più conveniente.
La necessità della comunicazione al mercato nasce da quanto emerso dall’attività di vigilanza in base alla quale alcuni dei siti internet che svolgono l’attività di simulazione o compilazione risultano direttamente gestiti da intermediari del credito e/o da soggetti finanziatori, mentre altri sono diretti da soggetti non appartenenti al settore finanziario e, pertanto, non sottoposti al controllo di alcuna Autorità di Vigilanza del settore.
Osservazioni e commenti dovranno essere inviati, ai fini della consultazione al seguente indirizzo:
Roma, 12 gennaio 2022
Incentivare il contributo positivo che i giovani possono dare alla professione degli intermediari del credito. Con questo obiettivo l’OAM, l’Organismo Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi, ha deciso di esentare dal pagamento della quota gli Agenti ‘under 30’ che si iscrivono al relativo Elenco (compresa la sezione speciale riservata agli Agenti che prestano esclusivamente servizi di pagamento) per l’anno 2022. Analoga esenzione è prevista per i collaboratori e dipendenti nella stessa fascia d’età di Agenti e società di mediazione comunicati nel 2022.
La novità è contenuta in una delle tre circolari, che stabiliscono le quote per tutti gli iscritti a Elenchi e Registri per il 2022: i contributi tornano allo stesso livello del 2020, dopo la riduzione decisa dall’Organismo per il 2021, a causa della pandemia.
La circolare chiarisce, inoltre, che i soggetti nati dal 1992 in poi che hanno ottenuto l’iscrizione all’Elenco Agenti in attività finanziaria tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2021 ed i soggetti che hanno comunicato all’Organismo l’inizio di un rapporto di collaborazione con ‘under 30’, nello stesso periodo sopra richiamato, versando i relativi contributi di iscrizione per il 2021, hanno diritto al rimborso di quanto precedentemente versato.
Per quanto riguarda la restante platea degli iscritti negli Elenchi e Registri alla data del 31 dicembre 2021 dovrà versare i contributi annuali di iscrizione entro il 28 febbraio 2022. Per i soli iscritti negli Elenchi di Agenti e Mediatori, sono tenuti al pagamento anche gli iscritti che riportano la dicitura “non autorizzato ad operare”. Coloro che presenteranno istanza di iscrizione dal 1° gennaio 2022 dovranno versare i contributi di iscrizione al momento dell’istanza stessa. Non devono, invece, versare il contributo di rinnovo per il 2022 i soggetti iscritti dopo il 1° novembre 2021, che abbiano effettuato i relativi versamenti di iscrizione, o coloro che presentino istanza di cancellazione entro il 28 febbraio 2022.
In particolare per gli Agenti in attività finanziaria, gli Agenti in attività finanziaria che prestano esclusivamente servizi di pagamento, i Mediatori creditizi, gli Agenti in attività finanziaria iscritti anche nell’Albo unico dei consulenti finanziari, gli Agenti in attività finanziaria iscritti anche nel Registro Unico degli Intermediari Assicurativi e Riassicurativi (RUI), i Mediatori creditizi altresì iscritti nella Sezione B – Broker del RUI, e gli esercenti l’attività di Cambiavalute, i contributi (https://www.organismo-am.it/documenti/Circolari/Circolare_38_21.pdf) sono così stabiliti:
Società di capitali | CONTRIBUTO FISSO: Euro 2.000
+ CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90 per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB |
|
---|---|---|
Società di persone | CONTRIBUTO FISSO: Euro 1.000 | |
Persone fisiche | CONTRIBUTO FISSO: Euro 160 |
Società di capitali |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 2.000
+ CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 90 per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB |
---|
Società di capitali |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 1.000
+ CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 45 per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB |
---|---|
Società di persone | CONTRIBUTO FISSO: Euro 500 |
Persone fisiche | CONTRIBUTO FISSO: Euro 80 |
Società di capitali |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 1.000
+ CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 45 per ogni dipendente e collaboratore ex art. 128-novies TUB |
---|---|
Società di persone | CONTRIBUTO FISSO: Euro 500 |
Persone fisiche | CONTRIBUTO FISSO: Euro 80 |
Contributo fisso previsto dall’art. 4, comma 1, lett. a). | Euro 65 |
---|
Contributo fisso previsto dall’art. 4, comma 1, lett. b), per far fronte agli oneri di messa in opera e sviluppo del sistema. | Euro 550 |
---|
Cambiavalute che possiedono sino a cinque sportelli | Cambiavalute che possiedono più di cinque sportelli | |
---|---|---|
Contributo annuale previsto dall’art. 4, comma 1, lett. c), dovuto in considerazione delle dimensioni dei Cambiavalute. | Euro 230 | Euro 3.700 |
Una seconda circolare (https://www.organismo-am.it/documenti/Circolari/Circolare_39_21.pdf) stabilisce le quote di iscrizione per gli operatori Compro oro nella seguente misura:
CONTRIBUTO 2022 | |
---|---|
PERSONE GIURIDICHE (Società di persone e Società di capitali) |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 230 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 70 per ogni sede operativa |
PERSONE FISICHE (ditte individuali) |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 120 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 70 per ogni sede operativa |
CONTRIBUTO 2022 | |
---|---|
PERSONE GIURIDICHE (Società di persone e Società di capitali) |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 210 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 70 per ogni sede operativa |
PERSONE FISICHE (ditte individuali) |
CONTRIBUTO FISSO: Euro 100 + CONTRIBUTO VARIABILE: Euro 70 per ogni sede operativa |
Come si evince dalla tabella i contributi devono essere corrisposti in considerazione della natura giuridica, dell’esclusività o meno dell’attività svolta e della complessità organizzativa dell’Operatore Compro Oro iscritto o richiedente l’iscrizione.
Con una terza circolare (https://www.organismo-am.it/documenti/Circolari/Circolare_40_21.pdf) sono infine stabiliti i contributi a carico degli Agenti che prestano nel territorio della Repubblica italiana servizi di pagamento per conto di Istituti di moneta elettronica o Istituti di pagamento comunitari, nella misura indicata dalla tabella che segue:
Somma una tantum ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. a), dovuta dal punto di contatto centrale ai sensi dell’art. 6, comma 2 della Circolare OAM n. 18/14. | Euro 1.250 |
---|---|
Contributo ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. b), dovuta dal punto di contatto centrale ai sensi dell’art. 6, comma 2 della Circolare OAM n. 18/14. | Euro 0,45 |
Roma, 30 novembre 2021
Tutti gli iscritti negli Elenchi, compresi gli Agenti in attività finanziaria, dovranno garantire che i propri dipendenti e collaboratori a contatto con il pubblico cooperino con l’OAM, Organismo Agenti e Mediatori, quando svolge attività di vigilanza, ricorrendo anche ad apposite clausole contrattuali. Lo afferma l’Organismo in una Comunicazione al mercato che segue la recente pubblicazione delle Linee Guida sui controlli interni previsti per le società di mediazione creditizia.
La Comunicazione sottolinea l’esigenza dell’OAM di "garantire il corretto e tempestivo esercizio dei controlli rispetto agli adempimenti che direttamente riguardano anche i collaboratori e dipendenti dei soggetti iscritti". Per questo gli Agenti, oltre alle società di mediazione, dovranno assicurare "che la propria rete distributiva si ponga in posizione collaborativa" nei confronti dell’OAM, mettendo "tempestivamente a disposizione i documenti e le informazioni richieste dall’Organismo nell'ambito di una specifica attività di vigilanza". L’obiettivo va perseguito dagli Agenti "anche attraverso la previsione di apposite clausole contrattuali disciplinanti il rapporto con i propri dipendenti e collaboratori a contatto con il pubblico".
La Comunicazione ricorda che, in base al Testo unico bancario, "gli Agenti e Mediatori sono tenuti a garantire che i propri dipendenti e collaboratori, di cui si avvalgono per il contatto con il pubblico, rispettino la disciplina di settore a questi ultimi direttamente applicabile, rispondendo in solido dei danni dai medesimi causati nell’esercizio dell’attività, anche in relazione a condotte penalmente sanzionate".
Roma, 22 luglio 2021
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